Abysmal Grief – We Lead The Procession
“We Lead the Procession” nulla aggiunge e nulla toglie alla grandezza degli Abysmal Grief ma la possibilità di ascoltare brani inediti, recenti o più datati, costituisce una ragione più che valida per spingere gli appassionati a fare propria la raccolta.
Hangarvain – Best Ride Horse
Esordio bomba per i napoletani Hangarvain con il loro Best Ride Horse, hard rock zeppo di influenze southern e post grunge.
Maglietta Blu
Maglietta maniche corte blu con logo Iyezine.
Peter Piek – Cut Out The Dying Stuff
Un buon lavoro pop
Return From The Grave – Gates Of Nowhere
Fin dalla prima canzone verrete catturati in un vortice di chitarre e di riverberi, di riffoni granitici e di melodie lascive che culminano sempre in grandi canzoni.
Lantlôs – Melting Sun
Le sonorità sognanti di Melting Sun possiedono l’innegabile pregio di indurci ad arrestare, almeno temporaneamente, il convulso ed inarrestabile scorrere del tempo, palesandosi come una gradita opportunità di godere di immagini, forme e tinte che quotidianamente entrano nel nostro campo visivo venendo bellamente ignorate.
Sercati – The Rise Of The Nightstalker (tales Of The Fallen Pt Ii)
Continua la saga del Nigthstalker, concept atmospheric black metal ideato dai belgi Sercati.
Hortus Animae – Secular Music
A nove anni da un disco eccezionale quale fu “The Blow of Furious Winds” tornano gli Hortus Animae a ridefinire le gerarchie della scena metallica nostrana.
Gazebo Penguins / Johnny Mox – Santamassenza
Uno split fantastico e molto naturale, quasi fossero due lati diversi dello stesso gruppo di musicisti.
Braschi & Jd Foster – Richmond
Il cantautore romagnolo, iniziato con questo ep un nuovo percorso, dimostra fin da subito di avere le carte in regola per fare cose interessanti
Furtherial – Destroying Atropolis
Esordio riuscito per i Furtherial, che si cimentano in un thrash moderno dai rimandi a Nevermore e Iced Earth.
Shrike – Sieben
I berlinesi Shrike propongono una mezz’ora di black neppure troppo convenzionale e costellato qua e là di qualche buona intuizione, ma la sensazione che resta alla fine dell’ascolto è quella di un progetto compositivo un po’ sconclusionato.