Tor Marrock – Destroy The Soul
Chi guarda ancora con giustificata nostalgia all’epoca storica contrassegnata dal trio delle meraviglie “Shades Of God” / “Icon” / “Draconian Time”, non potrà che accogliere con soddisfazione questa full immersion in atmosfere che gli stessi autori, oggi, faticano non poco a riprodurre.
Mustasch – Thank You For The Demon
I Mustasch, con il quinto album in studio, impreziosiscono questo inizio d’anno con il loro metal rock sporcato di blues e dall’approccio alternativo.
Junkfood – The Cold Summer Of The Dead
Se siete in cerca di musicisti esperti e di musiche non convenzionali, con questo disco farete centro pieno.
A Young Man’s Funeral – Thanatic Unlife
Un‘uscita interessante per un progetto dalle buone potenzialità.
Egokid – Troppa Gente Su Questo Pianeta
Un disco pop che, tra tormenti d’amore e lucide riflessioni sulla nostra società, dimostra un notevole spessore.
Demon Eye – Leave The Light
Un album che nei suoi quarantasei minuti di durata racchiude il meglio degli anni settanta/ottanta in materia doom classico.
Iyecast Guestmix Ep19 – Mr Bird – Digs Diggin Mix (2014)
Cari lettori, anno nuovo ed eccoci ricominciare col nuovo corso di IYEcast Guestmix; avevo previsto 10 uscite per l’anno appena concluso, e avremmo dovuto arrivare a 20 episodi, per cui siamo un pochino in ritardo col programma, ma pazienza, avanti così per un nuovo episodio!
Abbotoir – Reclaim
Una proposta migliorabile ma che già oggi risulta sicuramente intrigante oltre che coraggiosa.
Acquaintances – Acquaintances
Il debutto degli Acquaintances si rivela essere un lavoro molto compatto e coeso.
Giulio Rossi – Second Act
Un album ottimamente suonato e cantato, offertoci da parte di un artista magari poco conosciuto ai più, ma meritevole senz’altro di una maggiore attenzione, specialmente da parte di chi apprezza questo tipo di sonorità.
Pontiak – Innocence
11 pezzi scarni e veloci, che mirano dritti al bersaglio prendendo la strada più breve e brillano (chi più chi meno) per semplice e insana ruvidità.
Reptile Youth – Rivers That Run For A Sea That Is Gone
Un disco pop che è molto più punk di tanti dischi pseudo punk. Un duo danese che dà tutto nascondendosi sul disco, e dal vivo spacca tutto. Una bellezza malata, un make up che sgocciola dopo una notte di droghe e sesso controproducente.