Aevum Impressions – Il Palcoscenico Della Mente
Un’opera rock/metal composta da undici movimenti che tutti insieme danno vita ad un capolavoro, questo è “Impressions”.
Bethlehem – Hexakosioihexekontahexaphobia
L’ultimo disco dei Betlehem, pur non essendo imprescindibile, mostra un progresso rispetto al materiale più recente pubblicato dalla storica band tedesca.
Jail Underdog – Electric Countryside Ep
Il disco di questi quattro marchigiani è ottimo, ha un suono in bilico tra country, punk e blues molto sporco e, cosa più importante, è davvero divertente.
Haddah – Through The Gates Of Evangelia
Ottimo esordio per i lombardi Haddah con “Through The Gates Of Evangelia”, un’opera estrema matura e affascinante.
Lagwagon – Hang
Il suono è forse più cupo e i sorrisi si sono increspati di malinconia, ma ciò rispecchia alla perfezione cosa siamo diventati anche noi.
Passion For Sorrow – Rotting Immortality
“Rotting Immortality” riconcilia con il gothic/doom e noi non possiamo che portare agli onori della cronaca metallica questo ennesimo centro della WormHoleDeath.
The Ophelia’s Nunnery – Non Basta Vivere
I cinque brani proposti, centrando il bersaglio con la loro forte carica melodica, corrono uno dopo l’altro senza mai abbassare la guardia
Autumnal – The End Of The Third Day
Il ritorno degli spagnoli Autumnal, dopo ben 8 anni dall’ottimo “Grey Universe”, ci riconsegna una band diversa ma sicuramente più natura.
The Dead – Deathsteps To Oblivion
Direttamente dagli abissi infernali giungono gli australiani The Dead, con il death/doom acido di questo mastodontico “Deathsteps To Oblivion”.
La Iena
di Marc Downass https://www.facebook.com/marco.sottano/ Gresbeck@hotmail.it In Africa, dicono, il momento migliore della giornata è al tramonto. È allora che l’afa dà un po’ di tregua, la polvere si posa al suolo, si chiacchiera, si fa baldoria. Se passi di lì puoi magari notare il leone con il muso affondato nelle budella di un animale, […]
King Cayman – Dream
Per gli amanti del blues più trashy o del lo-fi più estremo quindi un ottimo disco che pone il musicista madrileno sulle tracce di quella genia di folli che ha come capifila personaggi del calibro di Reverend Beat-Man o di Bloodshot Bill.
Sol Invictus – Once Upon A Time
Un disco che dimostra il lodevole intento di Tony Wakeford di svincolarsi, sia pure parzialmente, dal marchio stilistico che lo accompagna ormai da decenni.