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Recensione : Vexillary – Horror in dub

Torna il produttore Vexillary aka Reza Seirafi con la sua terza opera sulla lunga distanza intitolata “Horror in dub” per Con:trace. Vexillary è sempre stato un attento ricercatore di sonorità potente e al contempo sottili..

Torna il produttore Vexillary aka Reza Seirafi con la sua terza opera sulla lunga distanza intitolata “Horror in dub” per Con:trace. Vexillary è sempre stato un attento ricercatore di sonorità potente e al contempo sottili, bassi che si insinuano nella nostra corteccia cerebrale per non lasciarla più e per andare ad accasarsi nelle nostre profondità più recondite.

Lo scopo dichiarato di questo disco è quello di cercare l’orrore nel senso vero della parola, ovvero quella sensazione di paura e di sincera mancanza di sicurezza che può diventare piacere e qui lo diventa e non poco. Le tracce del disco sono techno pompata ed energica, con una decisa inflessione di ebm e anche tanti synth, melodie superbe e una composizione nettamente superiore.

“Horror in db2 possiede anche un senso antico di musica elettronica, ovvero quella fusione dritta e netta di bassi, voce femminile, sintetizzatori e voglia di ballarla più che di pensarla, con una fisicità preponderante ed importante.

Il cantato di Baylee e di Madishu ci porta in profondità in recessi già esplorati in parte a suo tempo da un certo H.P. Lovecraft da Providence, e qui troviamo lo stesso senso di smarrimento che un essere umano prova normalmente al pensare sé stesso perso in questo nero oceano che chiamiamo universo, e che pensiamo di potere dominare e capire.

La bellezza della musica di Vexillary risiede nel suo senso di potenza, con questi bassi che martellano senza sosta e piallano tutto ciò che incontrano, mentre una bellissima voce femminile crea labirinti sotto le macerie. La produzione è ottimale e varia di canzone in canzone per permettere di esprimere sensazioni ed emozioni diverse e mai ovvie, che è poi il senso di questo lavoro.

Techno di un altro pianeta, una visione completamente differente rispetto a quella comune, un lavoro estremamente coerente con il percorso assai interessante di questo produttore, assolutamente da sentire e da provare.

Vexilalry vanta anche un certo seguito in ascoltatori non seriali di techno, a testimonianza della trasversalità e della validità del suo messaggio.

Vexillary – Horror in dub

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