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Recensione : Molecola – Protovisioni

Volendo apporre qualche etichetta musicale si potrebbe dire che Molecola è fautore di un cantautorato elettronico, ma ascoltare il disco e farsi un’idea propria è sempre la cosa migliore.

Secondo disco intitolato “Protovisioni” per il produttore ternano Marco Testa aka Molecola, disco in uscita per Tazzina Dischi.

Molecola è un’idea nata nel corso degli anni come produttore per colonne sonore per il cinema e altri prodotti sonori, un’esigenza di coniugare istanze diverse fra loro, ma che si prestano molto bene all’incontro come la idm e il cantautorato italiano, la canzone pop di valore e i sintetizzatori. “Protovisioni” è un titolo assai calzante, nel senso che ci sono intuizioni quasi antiche di una certa canzone italiana soprattutto nelle melodie, ed un senso nuovo di elettronica come attrezzo per raccontare paesaggi sonori che sono già stati visitati ma mai fusi assieme così. Il disco funziona molto bene, ha un suono molto fresco e nessuna peculiarità si prende tutto il proscenio, le parti si amalgamano in un tutto molto organico nella sua liquidità e freschezza sonora.

Le canzoni sono cantante in maggior parte dalla bellissima voci di Romi al secolo Alessia Sbordoni, che modula benissimo la sua voce per adattarsi al momento sonoro ed essere sempre incastonata benissimo nell’intarsio musicale. Mentre in tre canzoni canta direttamente Molecola. La cifra musicale di “Protovisioni” è composta da un’elettronica che non sovrasta mai, ma che piuttosto accompagna il ritmo e porta l’ascoltatore ad estraniarsi dalla realtà per entrare in un qualcosa di caldo, ovattato e molto ben disposto all’accoglienza.

I suoni di Molecola sono assai difficili da trovarsi in Italia, che è comunque una terra dall’elettronica di alta qualità, poiché sono misti, caldi, e di una melodia davvero unica. Le storie narrate da Molecola parlano di spazio come nella bellissima “Primo in orbita” che tratta la storia di Yuri Gagarin da un’ottica inedita e molto interessante, o le stelle di “Perseide” o la chimica di “Atomo solitario” e “Ossidoriduzione”.

Volendo apporre qualche etichetta musicale si potrebbe dire che Molecola è fautore di un cantautorato elettronico, ma ascoltare il disco e farsi un’idea propria è sempre la cosa migliore.

Un disco affatto comune, un viaggio in una galassia delicata e da conoscere.

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