“Exodus” per Metropolis Records è il ventesimo disco sulla lunga distanza per il gruppo di Nijemengen nei Paesi Bassi.
Della formazione originaria rimane il solo Ronny Moorings che con la sua voce e chitarra li ha condotti fino a qui. In ambito undeground i Clan Of Xymox sono un gruppo leggendario in ambito darkwave e gothic, la loro musica ha segnato generazioni di ascoltatori e il loro suono rarefatto continua a mietere proseliti.
Uno dei loro segreti, oltre alla bellezza quasi commovente della loro musica, del gruppo è la loro capacità di andare oltre l’aspetto musicale portando l’ascoltatore come sopra ad una nuvola, là dove tutto è più etereo e sognante. “Exodus” è un disco in pieno stile Clan Of Xymox, possiede quei tempi dilatati che fanno da sfondo all’incontro fra le tastiere, i sintetizzatori, le tenebre, la luce e il pop.
In questo disco si può assaggiare la dolce tristezza e la magica malinconia accumulate in quarant’anni di attività per un gruppo amati in maniera quasi mistica da chi non può proprio fare a meno della loro musica.
Ci sono pezzi che in pratica eseguono un ritornello continuo, la voce di Moorings compenetra perfettamente le musiche, ed è come viaggiare su di un animale spaziale che ti porta velocemente dentro mondi situati al nostro interno e al nostro esterno. Questo disco è un ritorno alle atmosfere anni ottanta, quando la darkwave era naturalmente collegata al dancefloor, quando si ballavano canti di oscurità e polvere.
Lungi dall’essere un disco disperato, “Exodus” è la perfetta colonna sonora per ballare in mezzo alle fiamme, in mezzo alle rovine e alle morti, piccole o grandi che siano, che affollano i nostri occhi diventando a modo suo un inno alla bellezza. Disco completo, pieno e che sottolinea come ogni uscita di questo gruppo sia di ottima qualità e con un pathos di altro livello.
La produzione sottolinea benissimo la fisicità e l’immutabilità della magia sonora del gruppo olandese, che è quasi un angelo bello e terribile caduto sulla Terra.