In maniera old school ultra carbonara i ragazzi di Rocchetta organizzano una serata di musica bizzarra ed imprevedibile, viene diffusa notizia di questo piccolo happening, soltanto poche ore prima di iniziare. Il posto suggestivo nell’autunno ancora temperato ligure, non possono che rafforzare la decisione di partecipare.
Comincia Gino Rotten con un PC e qualche effetto, il volume è basso (si suona con un impianto essenziale) i suoni inzaccherano la stanza di inquietanti onirismi, poi il passo si fa più marziale, si accennano i primi timidi passi ,tutti seguono assorti, partecipazione in blocco per sostenere a causa. Arriva Perchten scylla , folletto dai capelli rossi, ad iniziarci al suo sabba per bambini dell’asilo.
Le basi storte sono accompagnate da soliloqui in ottave altissime , cantilene ipnotiche frantumano su impiastro di tastiera, il tutto accompagnato da un microfono elettromagnetico, strisciato in ogni dove per catturare vibrazioni e frequenze sinistre malevole.
Lungo applauso per la nostra sacerdotessa ,e tocca ai dwarf lift dwarf (anche loro di Bruxelles) portano in giro i loro due dischi “bwa ba baw boi” (2020) e “the pirate’s who’s who” (2022) tappeto di pedalini-effetti per fracassare ogni tipo di intuizione musicale e spunta pure un basso elettrico (usato più per creare ulteriore cacofonia che per dare logica ad un ritmo) l’effetto è surreale, d’impatto,fratture sincopanti oscillano ubriache fuori dalle casse sfrigolanti (chiedendo a loro modo pietà). Si scorge una vena ironica frammista al caos imperante.
Questi ragazzi non sono qui per intrattenere, piuttosto,sembrerebbe,ad esorcizzare i propri demoni .
Edm, blues primitivo e folk ancestrale sono drammaticamente centrifugati nelle nostre orecchie. Spero che si possa presto organizzare un altro evento, chissà cosa ci aspetta! Grazie Arthur,e tutti gli amici. Alla prossima!
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