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Recensione : La Furnasetta Infernot

La Furnasetta riesce sempre a impressionarmi ad ogni nuova uscita. Quest’ultimo lavoro, Infernot, è forse la cosa migliore che il misterioso ensemble di avanguardia elettronica abbia mai realizzato. Tanta bellezza non può lasciarsi intrappolare dalle pastoie del linguaggio apofantico, perciò dò libero sfogo all’ispirazione letteraria, nella speranza di rendere, almeno in parte, le emozioni che questo viaggio infernale mi ha trasmesso.

La Furnasetta Infernot

La Furnasetta riesce sempre a impressionarmi ad ogni nuova uscita. Quest’ultimo lavoro, Infernot, è forse la cosa migliore che il misterioso ensemble di avanguardia elettronica abbia mai realizzato. Tanta bellezza non può lasciarsi intrappolare dalle pastoie del linguaggio apofantico, perciò dò libero sfogo all’ispirazione letteraria, nella speranza di rendere, almeno in parte, le emozioni che questo viaggio infernale mi ha trasmesso.

Tre, due, uno… ed è subito Infernot: magma ribollente dal quale si dipana un ritmo ossessivo e incalzante. Improvvisa esplode la bomba Mi Spengo in Farsa, sinapsi che ballano al ritmo di un beat in salsa endorfinosa. Nervi che si tendono, si tendono, si tendono, si tendono. Reticolato ferreo brumato in calce, ferro cromato ramato, rame arso in fornace. La musica tiene molto conto del silenzio: gioco lirico, gioco cromatico, gioco ombelicale mai statico.

Tra Fighetti e Tamarri, una cassa che pulsa, una voce avulsa. Ci si mena nel cortile interno di una palazzina anni Sessanta di Cornigliano. Trema e supplica la mia Passione Nera: non devi lamentarti se non fai sempre ciò che vuoi, si balla scatenati in grappoli di frenetica jungle, in questa Iceland in Dub è come sentire digrignare i denti di una lucertola al sole, sporca di sale, asciutta ma viva, viva di linfa grigiastra, una doccia di linfa al ritmo di Bad(ed)Ass.

Dopo la doccia, niente di meglio di un buon Caffè Nero Bollente, scivola lungo tubi di acciaio dritto al ventre: perché io non ho bisogno di te, intona una reiterata nenia iconoclasta, iconoclasta Volon in Leonessa mai Doma, gioco destrutturante di suoni che piovono casuali sui neuroni. Quando poi Fiorello goes to Italia Viva il cortocircuito raggiunge il suo apice: vomito patchwork a fiumi sul cesso tricolore, le cazzate che vi bevete manco le mastico. Vedo i cadaveri dei miei nemici ruzzolare dalle colline del Monferrato Radiattivo, una velenosa discesa all’Infernot, una discesa caotica, un oscuro clinamen.

La Furnasetta Infernot

La Furnasetta & Scoliosis Noises Dept. – The Power of Negative Thinking
Viviankrist/La Furnasetta, Noise for all Genders (Taxi Driver Records, 2022)

Tracklist

1. Introduction To The Infernot 03:37
2. Mi Spengo In Farsa 03:03
3. Nervi 05:13
4. Fighetti & Tamarri 05:37
5. Passione Nera 02:04
6. Iceland In Dub 03:55
7. Bad(ed)ass 03:34
8. Caffé Nero Bollente 04:16
9. Leonessa Mai Doma 02:56
10. Fiorello Goes To Italia Viva 03:36
11. Monferrato Radioattivo 07:21

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