Dunque procediamo, come in un laboratorio di chimica, con il seguente esperimento mai provato prima, l’atmosfera è quell’eccitazione che precede una grande scoperta scientifica!
Combiniamo così l’oscura techno di Silent Servant e i beats dub-techno di Lucy, per formare un super EP da due tracce lunghissime, come in sessioni di registrazione che si può protrarre per lungo tempo perché animata da un’intesa chimica e da un flusso creativo continuo e incessante.
I protagonisti di questo History Survivors EP li conosciamo già con tutta probabilità: uno è Luca Mortellaro (Lucy), palermitano scappato dallo stivale, autore di un bellissimo album “Wordplay For Working Bees” nel 2011 e boss dell’etichetta Stroboscopic Artefacts, un piccolo grande sole di creatività e musica di alta caratura; le produzioni di Lucy e della Artefacts non hanno affatto paura di rischiare e sperimentare, e solo un pubblico educato alla musica elettronica può apprezzarle appieno. L’altro è Juan Mendez (Silent Servant), di provenienza Sandwell District, dedito ad una techno da panorami post-industriali in connessione con il classico berlinese (Basic Channel su tutti), multisfaccettata e assolutamente brillante; di recente lo ricordiamo soprattutto per l’album “Negative Fascination”, disarmante, che non vi descrivo perché mi ha lasciato senza parole.
L’uno è in grado di creare un fantastico filo conduttore narrativo su cui si modellano perfettamente i nostri processi mentali, l’altro è in grado di manipolare abilmente suono e distorsione, contribuendo a creare un ambiente morbosamente affascinante (penso che un titolo più azzeccato di “Negative Fascination” per la musica di Silent Servant proprio non si possa trovare).
l’EP in uscita a inizio Marzo 2013 è un ibrido mutaforma che muove le gambe e muove la mente, composto da due “dark tales”, racconti oscuri in forma techno, distillati e prontamente raccolti da Mote-Evolver in una preziosa ampolla, costituita dai due lati del fido vinile.
La musica, realizzata in binomio analogico-digitale, dilata gli spazi verso la ciclicità e l’indefinito, i ritmi sono di una potenza devastante ma sono sempre tenuti alla briglia, senza arrivare all’eccesso, da due sapienti artigiani quali Mendez e Lucy.
Dormancy Survivors, lato A, è una cavalcata techno da ben tredici minuti, percussioni ossessive, qualche tribalismo, suoni intergalattici e molto altro. Sei catapultato in questo suono, ma arrivato quasi a metà traccia se ti fermi a pensare un attimo ti rendi conto questo non è affatto quello che ci si aspetterebbe da una collaborazione del genere, sei sorpreso, magari in un misto di sensazioni ti senti compiaciuto per quello che Silent Servant e Lucy hanno creato, qualcosa di inaspettato e che pulsa di esaltazione mistica, ma dall’altra parte magari potresti essere anche un po’ contrariato pensando a dov’è finita la “negative fascination” e dov’è finito l’alfiere della dub-techno … non sai risponderti, e con compiacente complicità ti lasci di nuovo risucchiare nel vortice degli ultimi tre minuti della traccia.
Victors History, lato B, dieci minuti e mezzo. Ora tutto ha un senso, questo è quello che ti saresti aspettato dal duo, ora ti prepari a ricevere la verità. Entri in un loop centrifugo insieme con la musica, la quale guida, ipnotica, verso l’ignoto. Nel mezzo, i suoni in stile fucile laser di Star Wars contribuiscono a staccarci dallo spazio a noi conosciuto. Qui ci avviciniamo alla materia prima di Lucy, la dub-techno, ma di certo Silent Servant non sta a guardare e ci mette del suo.
In conclusione, History Survivors EP porta sulla confezione la scritta “handle with care”, e vi metto in guardia sul fatto che potreste ricevere uno shock dal suo ascolto, non lo nego questa è roba da malati di mente, per cui io declino ogni responsabilità…
Con questo EP Luca e Juan non saranno stati rispettivamente ai loro massimi livelli, questo penso di doverlo dire, ma mi auguro vivamente che questa collaborazione abbia un seguito!
Tracklist:
A. Dormancy Survivors
B. Victors History
Mote Evolver