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Recensione : Lu – Po – Bloom

Con già tre album alle spalle, Gianluca Porcu (in arte LU-PO), ritorna a far parlare di sé con Bloom, disco uscito per la francese Aef Records e candidato ai Qwartz Music Awards. Il lavoro, composto da undici brani e costruito quasi esclusivamente per mezzo di chitarra acustica, synth e manipolazione sonora, si muove su territori delicati e rarefatti, sviluppando una forte componente emotiva.

Angel, adagiata su immensi paesaggi sonori, incanta con le sue note di chitarra e synth, mentre Lake, più asciutta ed impercettibile, entra lentamente in circolo, scaldando e avvolgendo. Break The Night, una sorta di linea sottile su cui si susseguono crepitii e brevi esplosioni elettroniche, apre al caldo tepore sprigionato dalle successive Bloom e Guilty Guitar.
Moon, più vibrante e corposa, dà l’idea di trovarsi in mezzo a una tormenta di neve, contrapponendosi alla successiva Autumn che, come suggerisce il nome stesso, evoca mondi fatti di giornate passate a guardare la pioggia cadere fuori dalla finestra. Daylight, infine, lenta e ondeggiante, ci tiene per mano fino alle note della più misteriosa e algida Drawing, mentre Tree, breve e fragile, introduce la malinconia incontenibile della conclusiva Moon II.

Il nuovo lavoro di LU-PO, molto ordinato e preciso, conquista grazie alla sua forte capacità di emozionare l’ascoltatore. Un disco molto omogeneo che rende al meglio se ascoltato tutto d’un fiato, magari in uno di quei giorni in cui vien voglia di farsi coccolare dalla malinconia. Vista la qualità presentata, non stupisce che sia arrivato a concorrere ai Qwartz Music Awards.

Tracklist:
01. Angel
02. Lake
03. Break The Night
04. Bloom
05. Guilty Guitar
06. Moon
07. Autumn
08. Daylight
09. Drawing
10. Tree
11. Moon II

Line-up:
Gianluca Porcu

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