Apre il disco l’avvolgente ritmo (supportato da un riff di tastiera estremamente accattivante) di Arp, seguito dall’incisiva Caliber (ritmo incalzante, tastiera a ipnotizzare, voce a rendere il tutto più caldo e sudato). Hanzo, muovendosi più lentamente, lascia riprendere fiato ipnotizzando con il suo breve dialogo fra chitarra ed elettronica, mentre Mantidance, scomposta e confusa, lascia disorientati nelle mani della delicata e spigliata Ny.
Big Bang, infine, quadrata e leggermente ossessiva, rapisce con la sua ripetitività, introducendo il sound spensierato e solare di Shark In The Grain e il lento crescere della conclusiva True.
I Radias, debuttando con questi otto pezzi, dimostrano di avere idee piuttosto interessanti. A lasciare con un po’ di amaro in bocca, però, sono due cose: il minutaggio troppo “stretto” (a malapena venticinque minuti di musica) e il senso di incompletezza lasciato da ogni singolo pezzo (l’impressione è che siano abbozzi di qualcosa che poteva essere ben più strutturato). Insomma, le idee ci sono, ma non sembrano ancora sviluppate in tutta la loro interezza. Li aspettiamo fiduciosi alla prossima uscita.
Tracklist:
01. Arp
02. Caliber
03. Hanzo
04. Mantidance
05. Ny
06. Big Bang
07. Shark In The Grain
08. True
Line-up:
Luca Torelli
Alessandro Spinelli
Giorgio Borgatti