La band toscana è attiva già da diverso tempo e, nel corso degli anni, ha maturato una notevole esperienza live che l’ha vista aprire per molti dei nomi di maggior spicco della scena.
Tutto questo si riversa in un lavoro come Tributo Di Sangue, che mostra un gruppo di musicisti dalle idee chiare e capaci di esprimersi compiutamente tramite una colata sonora di rara efficacia.
Il tutto, poi, è condito da testi rigorosamente in italiano che, a differenza di quanto accade sovente in simili frangenti, non appaiono affatto forzati e risultano anche abbastanza comprensibili, nonostante il buon Fabrizio li “declami” attraverso un growl profondo, di matrice death, alternato al classico screaming di stampo thrash; sicuramente il loro contenuto potrebbe essere utilizzato come potente antidoto per tenere alla larga i benpensanti, visto che i nostri non si pongono alcun problema nell’affrontare, sempre all’insegna di un feroce spirito dissacratorio, temi scottanti quali sesso, aborto, politica o religione.
Dal punto di vista musicale i quaranta minuti di Tributo Di Sangue volano via in maniera piuttosto scorrevole; certo, la varietà stilistica non è molta e in ogni caso non è certo ciò che si richiede a lavori di questo tenore, ma ciò che fa la differenza rispetto ad altri dischi analoghi sono l’intensità, la convinzione dei propri mezzi e, aspetto che potrebbe sfuggire ai meno attenti, le ragguardevoli doti tecniche messe sul piatto dai Subhuman.
Da rimarcare, a livello lirico, i brani dedicati al “condannato” più famoso di questi tempi (Tutti I Vizi Del Presidente) e alla più controversa figura religiosa del nostro paese (Santo Impostore), mentre a livello strettamente musicale, In Memoria Di Me e LaProfezia si fanno preferire per l’impronta maggiormente orientata al death (e per questione di gusti personali, ovviamente), oltre a costituire un’apprezzabile variante agli standard ritmici proposti nel resto del lavoro.
Un disco convincente per una band che merita tutto l’apprezzamento ed il supporto del caso; la riflessione finale che mi riservo però è questa : se i Subhuman decidessero di comporre il prossimo disco mantenendo intatta la propria integrità stilistica ma optando per testi “seri”(con tutte le virgolette del caso) e magari in inglese, finirebbero solo per smarrire le loro peculiarità oppure troverebbero un ulteriore impulso per compiere un decisivo balzo in avanti, rendendo appetibili i loro lavori anche fuori dai nostri confini ?
Come si suol dire, ai posteri l’ardua sentenza ….
Tracklist:
1. Nutrimi Ancora
2. L’Atroce Scommessa
3. Fassaborto
4. In Memoria Di Me
5. Il Tuo Nome è Jack
6. Tutti i Vizi Del Presidente
7. Il Vecchio Bastardo
8. Evoluzione Inversa
9. La Profezia
10. Santo Impostore
Line-up :
Fabrizio Ferzola (Voce)
Matteo Buti (Chitarra)
Elia Murgia (Chitarra)
Federico Fulceri (Basso)
Francesco Micieli (Batteria)