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Recensione : Secrets Of Sin – Future Memories

I Secrets Of Sin arrivano dalla Germania animati da una malcelata ambizione e da un sicurezza dei propri mezzi apprezzabile quanto rischiosa.

Indubbiamente, sempre meglio pensare in grande piuttosto che rifugiarsi in un basso cabotaggio, buono per portare a casa la pagnotta e niente più; è altrettanto vero, però, che creare negli ascoltatori, da parte di una band, aspettative di un certo tipo può rivelarsi un’arma a doppio taglio.
“Inconfondibili melodie, cori orecchiabili e la cura dei dettagli lasciano un ricordo duraturo. La combinazione di metal moderno, melodico e orchestrazioni epiche , in combinazione con le due differenti voci, creano un debutto atmosferico e da pelle d’oca”: questo è ciò che riporta la pagina Facebook dei ragazzi tedeschi, e allora, partiamo proprio da qui per verificare la veridicità di tali affermazioni.
Sicuramente i Secrets Of Sin potrebbero riuscire a colmare un vuoto che la Germania presenta da anni in ambito gothic-metal sinfonico e questo, da quelle parti, potrebbe già rivelarsi sufficiente ad ottenere valutazioni più che benevole; provando a fornire un giudizio leggermente più obiettivo, non ci sono dubbi che la personalità dimostrata dai nostri sia propedeutica ad una crescita esponenziale rispetto al potenziale mostrato in quest’occasione, al momento, però, sono da rimarcare ancora diverse sbavature che rende il livello complessivo del disco buono ma non eccelso.
Scrivere una manciata di canzoni di valore e dal sicuro impatto non è affatto facile, e i Secrets Of Sin ci riescono con disinvoltura, a partire dal singolo Inside, molto orecchiabile e dal successo garantito, passando per le rarefatte Once Upon A Time e Shadows, graziate dai sobri vocalizzi di Christina Groner, per arrivare alla più ritmata e decisamente azzeccata Alive,
Detto della buona prestazione alla voce anche da parte del chitarrista Robert Mansk e di un resa complessiva davvero inattaccabile da parte degli altri membri della band, bisogna sempre ricordare che la riuscita di un full-length risiede anche nella sua completezza e, a fronte dell’indiscusso valore di questi brani, alcuni episodi tutto sommato scialbi, per non dire inadeguati al contesto, come la coppia centrale Hope Dies Last (che si salva parzialmente grazie a un discreto chorus) e The Joker (che c’entrano quelle pseudo-trombette ?), penalizzano in maniera decisiva Future Memories.
E qui torniamo a quella, forse eccessiva, sicurezza nei propri mezzi, che porta il quintetto tedesco a strafare, ottenendo puntualmente il risultato opposto. Però piace ugualmente, nei Secrets Of Sin, la volontà di non appiattirsi su una semplice riproduzione del già sentito e il tentativo di rendere quanto più eclettico (financo troppo, come abbiamo visto) il proprio stile: questo, in buona sostanza, rende comunque positiva nel complesso la valutazione del loro album d’esordio, con la sensazione che probabilmente il meglio deve ancora venire.

Tracklist:
01. Deus Ex Machina
02. Utopia
03. Alive
04. Once Upon A Time
05. Inside
06. Hope Dies Last
07. The Joker
08. Shadows
09. Civilisation
10. Puppet Play
11. What I Am

Line-up :
Christina Groner – Vocals
Michael Schier – Drums and Percussions
Robert Mansk – Guitar and Vocals
Niklas Rach – Guitar
Philipp Eiperle – Keys

SECRETS OF SIN – Facebook

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