Lo sfondo è quello del pop rock e dell’indie rock, in cui musiche e melodie gradevoli, accattivanti, si mescolano ad un cantato soave e leggero.
Già la title track Fornication ne è un chiaro esempio con cori in sottofondo a fare eco alla voce sognante di Stancil.
Holding On e Kingdom Come si distinguono per le sonorità disco anni ’80 mentre Now I’m Done suona decisamente Pop.
In Identity la velocità rallenta con un risultato assolutamente piacevole, una pausa di riflessione, avanguardia di Heartless, toccante e profonda, risultato perfetto di quanto ascoltato in precedenza.
Tuttavia, mentre si procede nell’ascolto, si ha la percezione che il disco non incida, non abbia mordente e che suoni un po’ ripetitivo.
Le sensazioni che trasmette sono troppo costanti e alla fine tendono ad appiattirsi.
E’ come se i Midnight Faces non avessero voluto osare, col risultato che Fornication nel complesso appaia un disco commerciale.
Almeno in alcune tracce avrebbero potuto sperimentare i percorsi alternativi che sono solo leggermente accennati.
Le potenzialità ci sono tutte, le capacità anche, sono sicuro che possano fare di più. Ma chi non risica non rosica.
Tracklist :
1. Fornication
2. Crowded Halls
3. Holding On
4. Feel This Way
5. Give In Give Out
6. Kingdome Come
7. Now I’m Done
8. Identity
9. Turn Back
10. Heartless
Line-up :
Philip Stancil
Matthew Warn