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Recensione : Rubbish Factory – The Sun

I Rubbish Factory, formazione a due composta da Marco Pellegrino e Gabriele Di Pofi, debuttano sulla lunga distanza con gli undici brani dell'energico e passionale “The Sun”. Il lavoro, in uscita per Modern Life Records, mescola con sapienza umori stoner, garage e psichedelici, non dimenticato la lezione impartita dagli anni '70.

Rubbish Factory – The Sun

Il veloce e ritmato aprirsi di Bamsa, incisivo e sognante allo stesso tempo, introduce lo sfrecciare determinato di Piece Of Cake (ci si muove su territori cari ai Queens Of The Stone Age) e il più ponderato e caldo incedere di Vick. Save Me, breve e svogliata, lascia spazio al graffiante svilupparsi di Darwin (piuttosto interessante la linea vocale), mentre l’avvolgente Wires fa da apripista all’incontenibile energia di Born In White. Stand Up, Sit Down, infine, ricordando i Radiohead nel nome ma non nei fatti, delinea isole di quiete costellate da resistenti muri di chitarre, cedendo spazio al binomio Dance El Washington/Dance With Silence In An Old Ghost Movie (la prima più lineare e orecchiabile, la seconda più incisiva e strutturata) e al conclusivo colpo di mano messo in atto da Mountains And Dragons.

Di sicuro la coppia di musicisti non crea niente di nuovo, ma, altrettanto di sicuro, non commette errori in ciò che fa. Gli undici brani proposti, asciutti e decisi (sia nei suoni che nel minutaggio), scorrono uno dopo l’altro velocemente, coinvolgendo con il loro riuscito mix di Queens Of The Stone Age, Black Sabbath e Kyuss. Un lavoro rapido e senza fronzoli che va direttamente al nocciolo della questione.

Tracklist:
01. Bamsa
02. Piece Of Cake
03. Vick
04. Save Me
05. Darwin
06. Wires
07. Born In White
08. Stand Up, Sit Down
09. Dance El Washington
10. Dance With Silence In An Old Ghost Movie
11. Mountains And Dragons

Line-up:
Marco Pellegrino
Gabriele Di Pofi

RUBBISH FACTORY – Facebook

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