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Cropcircle

Dopo aver recensito il suo ottimo “Hymns For Frozen Dreams”, è venuto il momento di fare due chiacchiere con Cecco aka Cropcircle ( e molto altro ), che ci parla di una scena unica e totalmente sotterranea. Eccovi allora Cecco da Castellazzo Bormida.

Cropcircle

iyeCiao Cecco, ci puoi raccontare dei tuoi inizi ?

Ciao! Ho iniziato a fare musica “elettronica”, divertendomi a usare dei software all’epoca molto rozzi (parliamo del 1998), campionando, loopando e mixando i più disperati generi, dall’hiphop al black metal al neofolk … da qualche parte ho ancora quelle prove. Poi ascoltai “Musick to play in the dark vol. I” dei Coil e da li è cambiato tutto. Ho iniziato a registrare synth suonati da me, e così è nato ufficialmente Cropcircle

iyeCome è nato l’amore per questo tipo di musica ?

Sono sempre stato affascinato dal lato più sperimentale della musica, anche quando ero metallaro (e credo di esserlo ancora) adoravo gruppi come i Voivod, che andavano oltre. Poi quando iniziai ad interessarmi al giro del neofolk, che comprendeva outsider come i Nurse with Wound e i suddetti Coil, da li passare ai Throbbing Gristle,i Neubauten, la Cold Meat Industry etc etc il passo è stato veramente breve.
Contemporaneamente ho sviluppato anche un vero e proprio amore per i gruppi prog italiani degli anni 70 … veramente geniali.

iyeCosa rappresenta per te questo tipo di fare musica, totalmente fatto di passione ed amicizia ?

Innanzitutto è un modo per fare cose mie al 100%. Quando suoni in gruppo, come faccio io (suono la chitarra nei Les Blakes e I Don’t Know), devi sempre trovare dei compromessi, un pezzo non è mai tuo fino in fondo. Poi facendo cose sperimentali, non ti poni limiti, le fai e basta. Con gente come i Corpoparassita e Sala delle Colonne abbiamo suonato tantissime volte live e, soprattutto, siamo amici nella vita quotidiana, anche se non ci fosse la musica in mezzo. La musica mi ha permesso comunque di entrare in contatto con molte persone che altrimenti non avrei mai conosciuto. Ci tengo a citare 3Vor, Manuel, Elena della Camerata Mediolanense, Daniela di Rosa Rubea, il buon Claudio Dondo (Runes Order) ed un fottio di altre persone, veramente troppe da menzionare.
Un discorso a parte merita Marco Grosso, con lui ci scambiavamo i nastri di rarità metal sul treno della linea Alessandria – Ovada (RIP) alla fine degli anni ’80 e ci siam ritrovati, senza saperlo, una casino di anni dopo a casa di Claudio Dondo a Molare, e al Mocca di “w Dabliu” che è sempre stato il punto di ritrovo di noi industrialoidi alessandrini.

iyeQuali sono le tue fonti di ispirazione ?

Dipende molto dai periodi. Per quel che riguarda il mio periodo, quello dei demo”Soundtrack for a perfect nightmare” e “Radiography” ero molto influenzato dalla scena dark ambient in genere. Per quel che riguarda “Spectrakular” mi hanno molto influenzato i quadri di Davide Minetti. Ho passato qualche pomeriggio nel suo laboratorio e mi ha ispirato molto. Nell’ultimo lavoro sono stati i sogni in genere. Ci ho provato veramente molte volte a fare qualcosa relativo ai sogni, ma solo questa volta il lavoro svolto mi ha soddisfatto. A tutto ciò va aggiunta l’enorme influenza che hanno su di me le pianure e le campagne attorno a Castellazzo Bormida, il mio paese, soprattutto nelle nebbiose giornate invernali

iyeQuali strumenti usi per fare musica

Uso soprattutto software synth comandati da una master keyboard, ma negli anni ho usato lamiere, chitarre, cocci di bottiglia, una barra filettata con rondelle dentro, una windchime fatta con bacchette di batteria etc etc etc

iyeL’esoterismo è importante per la tua musica ?

No, direi di no. Provo una certa curiosità verso certe tematiche, e ho letto alcune cose ma credo che nel progetto Cropcircle l’esoterismo centri poco o nulla. Magari a livello subconscio chissà…..

iyeUltimi libri letti ?

“La mano tagliata” degli autori Preston & Child e “Il Piemonte del Crimine”, una raccolta di episodi di cronaca nera avvenuti in Piemonte, veramente interessanti … che mi hanno ispirato parecchio ultimamente.

iyeCome sta andando la tua etichetta Creative Fields ?

Dopo aver prodotto per anni altri progetti, ho deciso che per un pò la Creative Fields avrebbe stampato solo i miei progetti a nome Cropcircle, come giusta ricompensa dato che spesso ho speso energie per gli altri a discapito della mia musica. Questa è comunque solo una scelta temporanea. Il prossimo anno festeggia 10 anni è vedrò di studiarmi qualcosa di carino per celebrare degnamente questo evento … mi sa che è la volta buona che finisco in bancarotta totale …

iyeProssimi progetti ?

Fra poco uscirà un libro di poesie di Daniela Bedeski che avrà anche un allegato audio con sue poesie e mie musiche. Il 19 si farà la presentazione a Milano. Sto nel frattempo lavorando su un nuovo cd di Cropcircle, che sarà abbastanza diverso dai precedenti. Inoltre spero di riuscire a pubblicare un split con Ouroboros che è già pronto da tempo, bisogna solo pubblicarlo, e a parole c’è anche una collaborazione con i Corpoparassita. Vedremo … sarebbe ora che si facesse qualcosa anche con loro … abbiamo suonato mille volte assieme … uno split sarebbe gran cosa!

iyeGrazie della disponibilità.

Grazie mille a voi per il supporto!

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Marco Balestrino è una fucina di idee, lui vive, pensa e agisce sempre in base alle sue passioni; è un puro ed i Klasse Kriminale sono il suo credo in qualsiasi momento della sua vita.