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Recensione : Enrico Ruggeri – Ius

Ci troviamo di fronte a un disco ben strutturato e coinvolgente. Se siete appassionati di tutto ciò che cerca di evadere dalla norma, non lasciatevelo sfuggire.

A quasi un anno esatto dal precedente “Musteri Inna Follnu Steina”, Enrico Ruggeri torna (questa volta in solitaria) con un nuovo lavoro, IUS. Il disco, in uscita sempre per Neverlab Avant, si compone di cinque scuri capitoli.

Ad accoglierci, in apertura, sono gli otto minuti dell’intenso evolvere (in crescendo) di Adiosu che, appoggiandosi a radi e pesanti colpi di batteria, lasciano spazio al tenebroso e coinvolgente muoversi dell’intensa malinconia di Printania Dust. Errore #11, in terza posizione, galleggia su uno strato sonoro fatto di echi (a volte lontani, altre volte più vicini), creando una dimensione fatta di calma totale, mentre Errore #12, tagliando l’aria con le sue inquietanti e ruvide scariche elettriche, cede spazio alla conclusiva dinamica in crescendo di Succo.

I cinque brani proposti, leggermente meno ostici rispetto a quelli del precedente lavoro, scorrono uno dopo l’altro definendo ognuno un mondo a sé stante. Ci troviamo di fronte a un disco ben strutturato e coinvolgente. Se siete appassionati di tutto ciò che cerca di evadere dalla norma, non lasciatevelo sfuggire.

Tracklist:
01. Adiosu
02. Printania Dust
03. Errore #11
04. Errore #12
05. Succo

ENRICO RUGGERI – Facebook

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