I piemontesi Aut In Vertigo, a quasi dieci anni di distanza dalla loro nascita (si sono formati nel 2004), debuttano sulla lunga distanza con gli undici brani di In Bilico. Il disco, costruito prevalentemente su un rock che guarda al passato italiano (Litfiba, Timoria) e, ovviamente, all’America, si rivela essere un concept sull’uomo moderno e sulla società.
In apertura, le chitarre tese e accattivanti di Passi coinvolgono con la loro energia, aprendo al morbido e raffinato muoversi di Volto Fragile (in esplosione nella seconda parte) e ai ritornelli che si inchiodano in testa di In Bilico. Pelle E Peccato, in quarta posizione, affidandosi anche a cori, melodie mai spigolose e assoli di chitarra, lascia spazio alla radiofonica Fuori Gli Dei, mentre Rivoluzione, tra chitarre stoppate, ritmi in levare e caldi assoli (all’inizio e alla fine), cede spazio all’intensità di Chiara. Fratello Gert, infine, nervosa e decisa, sfreccia veloce tra i colpi di batteria, aprendo all’hard rock di Olé Olé, all’introversione della pensierosa Deep Sigh e al vigore della conclusiva Radio Aut.
Con questo primo disco gli Aut In Vertigo dimostrano di aver una buona tecnica e la capacità di scrivere pezzi interessanti. Cosa non convince fino in fondo è la poca varietà dei vari brani (troppo spesso giocati sulle tre solite componenti strofa-ritornello-assolo) e la poca capacità di mettere in luce un proprio sound e una propria personalità. Insomma, quello che fanno lo fanno bene, ma manca ancora quel qualcosa in più che li distingua da altre mille band.
Tracklist:
01. Passi
02. Volto Fragile
03. In Bilico
04. Pelle E Peccato
05. Fuori Gli Dei
06. Rivoluzione
07. Chiara
08. Fratello Gert
09. Olé Olé
10. Deep Sigh
11. Radio Aut