L’album solista del polistrumentista Riccardo Scaramelli è un opera monumentale, siamo nel regno dei concept e l’artista di origine venezuelana, considerando che ha scritto i brani, suonato tutti gli strumenti e cantato su tutto l’album, è stato protagonista di un lavoro magnifico.
Cantante, chitarrista e tastierista degli hardrockers Bluerose, con all’attivo due album, Riccardo nel 2013 fonda l’etichetta Indipendence Records con l’intenzione di produrre, oltre ad altre band metal/rock, la propria musica.
Questo lavoro parte con l’intenzione di mettere in musica le vicende del libro “The Land Of The Light” di Marialisa Bandi, che racconta della protagonista June e del suo viaggio mentale in un mondo creato da se stessa ed ispirato dall’angelo Bluerose.
La produzione del disco è perfetta sotto ogni punto di vista, dando l’impressione di un lavoro altamente professionale: la musica esce dalle casse potente e pulita e questo aiuta non poco l’ascolto del lavoro che risulta vario e assimilabile dopo pochi passaggi nel lettore.
Siamo al cospetto di un hard rock che, a seconda delle esigenze della storia, passa da brani tirati e dall’impronta più metallica al classico stile tastieristico, molto melodico ma assolutamente non melenso.
Scaramelli, bravissimo con tutti gli strumenti, regala una buona prestazione anche alle vocals, confermandosi cantante di razza oltre che ottimo songwriter.
Come tutti i concept, soprattutto di tale portata, se ne consiglia l’ascolto tutto d’un fiato, anche perchè i brani sono molto belli e il lavoro non annoia, ma sottolineo, per la cronaca, Again, Change To Change, song dall’incedere cadenzato e dal ritornello alla Scorpions, la stupenda The Thunder, hard rock melodico di stampo nord europeo Destiny, dove ancora gli Scorpions fanno capolino tra i solchi del brano e The Last Day, dalle ritmiche sincopate, dove Riccardo sfoggia un cantato più aggressivo, per una song dall’impatto moderno.
Ancora Firewind e la bellissima The Land Of The Light, magniloquente hard rock anni 80’ dalle atmosfere arabiche, assoluta top song dell’album.
Il disco si conclude con Into The Light, rivisitazione strumentale in versione orientale dei vari passaggi dell’album; nella versione limited troverete oltre al libro ,altre due song: Wasted pezzo dei Bluerose e Through The Fire in assoluto la prima song scritta dall’artista.
Un album ed un artista entrambi sopra le righe, meritevoli della dovuta considerazione e, specialmente per chi familiarizza con questo tipo di suoni, l’ascolto diventa obbligato.
Tracklist:
1.Revolution
2.Again
3.Change To Change
4.The Thunder
5.Back To Paradise
6.Destiny
7.Bad In The City
8.The Last Day
9.Firewind
10.Lost In Deja-Vu
11.The Land Of The Light
12.Into The Light
13.Wasted
14.Through The Fire
Line-up:
Riccardo Scaramelli – Vocals, All Instruments