Antonello Giliberto è un giovane chitarrista siciliano che, dopo aver intrapreso corsi di studio prima sulla chitarra classica e, in seguito, indirizzandosi su generi più moderni, arriva all’esordio discografico autoprodotto con un lavoro strumentale di buon spessore.
Le coordinate stilistiche prese dal musicista siracusano portano ad un album dall’impronta neoclassica, fortemente debitrice nei confronti dell’axeman svedese Yngwie Malmsteen, laddove i brani hanno un sviluppo più metal oriented, ma non mancano comunque accenni alla musica mediterranea, specialmente nei momenti nei quali la tensione si placa e Giliberto ci regala emozionanti minuti di arpeggi acustici.
Ed è in questi momenti che l’album ha davvero una marcia in più, con Sorrow, per esempio, primo brano acustico dove ci si ritrova a guardare l’orizzonte da un molo di qualche stupendo paesino della sua splendida terra, per un brano dal forte impatto folk.
Dream of the Dead Tree, più classicheggiante rispetto alla prima, è molto intimista ma bellissima, ed è il secondo e ultimo brano dove l’artista si diletta con strumenti acustici; nel resto del lavoro regna padrona l’elettricità, con song derivative ed altre, invece, come Lotus Effect, dal sapore orientale che si discosta dal trademark dell’album.
Il musicista siciliano è bravissimo con lo strumento, dotato di tecnica e velocità di esecuzione straordinaria, riesce a donare ai brani, specialmente nella title-track, Rise of the Titans e nella variegata The Ride quel tocco di emozionalità che in troppi dischi del genere spesso viene a mancare.
Disco consigliato agli appassionati di lavori strumentali ed è innamorato dei guitars heroes.
Tracklist:
1. Equinox
2. Lotus Effect
3. The Mansion of Lost Souls
4. Sorrow
5. Flight of the Sleeper
6. Entr’act
7. The Power of the Whip
8. Dream of the Dead Tree
9. Rise of the Titans
10. Ballade No. 3
11. The Ride
12. Commiato
Line-up:
Antonello Giliberto – chitarra, basso e programmazione batteria