Vidharr è il progetto della musicista romana Moerke, conosciuta per i suoi trascorsi nei doomsters Consummatum Est e attiva anche in altre band di spessore come gli ottimi Riti Occulti, che qui si avvale del supporto alla voce da parte di Andras.
Andando a riprendere con colpevole ritardo questo disco, uscito ormai quasi un anno fa, non si può che constatare, al termine dell’ascolto, che ci troviamo di fronte ad una delle migliori uscite del 2013, non solo in ambito nazionale.
Pertanto, essendo del tutto superfluo sfruttare questo spazio per ripetere concetti che, a grandi linee, molti altri hanno già fatto ottimamente ben prima di me, mi limiterò a dire che Cryo è un album che vive di una freschezza compositiva raramente riscontrabile, e che la sua collocazione in ambito black appare talvolta arbitraria, stante la capacità dei Vidharr di arricchire il songwriting di sfumature differenti ma sempre ben inserite nell’insieme .
Volendo trovare un rifermento immediato per i duo capitolino (anche se di fatto Andras risiede da tempo in Sudafrica) il primo nome che viene in mente sono gli Shining ma, nessuno di scandalizzi, Cryo è di gran lunga superiore rispetto alle uscite più recenti di della creatura di Kvarforth, proprio in virtù della sua carica dirompente e di uno sforzo compositivo dettato dalla passione piuttosto che dal mero calcolo.
Non c’è un solo punto debole nella folle corsa che prende il via dalla spettacolare Void, seguita dalla sfuriata quasi black’n’roll di Rust e dalla title-track, gemma dell’album nella quale il contributo di una voce femminile pulita conferisce inizialmente un tocco gothic (nel senso più positivo del termine), successivamente stravolto da un abrasivo mid-tempo capace poi di stemperarsi in irresistibili passaggi di chitarra dalla timbrica southern.
Un brano che brilla per originalità, non solo per la presenza di uno dei samples che i Vidharr utilizzano con oculatezza, andando a ripescare schegge tratte da quei film degli anni ‘50 nei quali attori e doppiatori elargivano alla loro recitazione quella particolare enfasi che può anche far sorridere risultando comunque, senza dubbio alcuno, affascinante.
Bolide, Bacteria e Processed non si rivelano certo da meno rispetto alla prima parte del lavoro, contribuendo a mantenere estremamente elevato il livello complessivo di Cryo e anche la scelta di recuperare un brano apparentemente fuori contesto come Blank, cover degli EyeHateGod, piazzandolo in chiusura del lavoro, nulla toglie e nulla aggiunge alla bontà di un disco che mi sento di consigliare senza alcuna remora a tutti gli appassionati, indipendentemente dai generi prediletti, visto che lasciar passare inosservato un disco di questa levatura sarebbe a dir poco delittuoso.
Tracklist:
1. Void
2. Rust
3. Cryo
4. Bolide
5. Bacteria
6. Processed
7. Blank
Line-up :
Andras – Vocals
Moerke – Vocals, Guitars