Diario inedito di un neo garibaldino.A cura di Ettore Bianciardi.Stampa Alternativa. Collana eretica.Questo libro raccoglie un bel po’ dimateriale che lo scrittore toscano Luciano Bianciardi dedico’ ad unadelle più grandi passioni della sua vita, l’epopea diGaribaldi e della spedizione dei Mille.Mentre scrivo questo breve commento aGenova sono in corso celebrazioni dell’evento con una serie diiniziative. Sono sul treno e passo sul mare. Lo scoglio di Quarto èricoperto da ponteggi e coperture per garantirne il restauro. Chissàse Bianciardi approverebbe tutta la retorica che in questi casi siconsuma.La fortuna letteraria di Bianciardidata il periodo degli anni sessanta, il boom e il post-boomeconomico. Toscano emigrato a Milano detta una sua autobiografiaparziale e romanzata dal titolo “La vita agra”. Quello rimane illibro più significativo di Bianciardi. Analisi impetuosa,irrivirente, ironica, sfrontata e anche un po’ violenta del benessereeconomico.
Bianciardi, un po’ socialista, un po’anarchico vuole far saltare in aria con il tritolo la sededell’industria mineraria che con la sua incuria ha causato unaesplosione di grisù nel suo paese in Maremma. Non se ne farànulla e finirà negli ingranaggi che la modernità diMilano stringe intorno alla sua vita e che imbriglierà la suastraordinaria vitalitàLa critica del sistema e delle suerelazioni rimarrà una componente decisiva in tutta l’operagiornalistica e letteraria di Bianciardi. L’ansia iconoclasta troveràpero’ un rifugio nello studio dell’epopea garibaldina, quasi che loscrittore volesse in qualche modo ancorarsi alla storia della propriagente, alla propria cultura.Saranno diversi i libri dedicatiall’argomento. In questo proposto da Stampa Alternativa ne trovereteframmenti editi e inediti raccolti dal figlio.Storie di generali e di uominisemplici. Raccontati in forma ironica e compiacente allo stessotempo. Ne emerge ancora il ghigno beffardo dello scrittore toscano.Dalla parte del popolo semplice, nonostante tutto.