Mi è stato chiesto dall’ amico Simone, per tirarmi dentro questa fanzine che ammiravo come esterno, di scrivere qualcosa e siccome non ho molti argomenti essendo però un incurabile fan dei Beatles da ormai una trentina d’ anni mi è stato suggerito di soffermarmi sull’ influenza del Sgt Pepper nella musica odierna.
Per me è molto semplice delineare l’ importanza che questo solco ha avuto nell’ epoca in cui è nato e nelle successive.
asciando stare il revisionismo di alcuni critici odierni che tolgono l’ importanza al Pepper attribuendola piuttosto ai vari captain beefheart o altri (senz’ altro validissimi e blasonati ma poco popolari) è proprio la popolarità di questo disco il mezzo con cui ha sviluppato la sua influenza.
Il Pepper nasce per fornire ai Beatles un alter ego: nel 1966 i Fab Four stufi dei concerti e dei viaggi alcuni tra l’ altro pericolosi decisero di sospendere le attvità concertistiche e di dedicarsi piuttosto al lavoro in studio. L’ idea venne a McCartney: creiamo una band alternativa, ispirandoci alle brass bands popolari in Inghilterra all’ inizio del secolo e mandiamo virtualmente loro, in concerto.
Virtualmente, certo; in realtà diffondiamo il concerto della Banda di Pepper in più case possibili tramite il disco e perciò dobbiamo creare un oggetto appetibile, colorato, tipo i dischi per i bambini.
Quindi la musica rock nella sua concezione pop per più fruitori possibili: i giovani ovviamente affascinati dalle melodie nuove, orecchiabili, gli adulti o le persone più anziane che finalmente non si sentiranno più minacciati dall’ aggressione rock ma con canzoni come She’s Leaving Home si commuoveranno e con When I’m Sixty Four la vecchietta all’ ascolto agiterà il piede al ritmo. I bambini troveranno in esso figure di cartone da ritagliare, baffi finti e saranno conquistati dalla favola (in realtà poco innocente) di Lucy nel cielo con i diamanti.
Quindi punto primo: larga diffusione del prodotto quindi grande commerciabilità e vasta platea, per la prima volta, senz’ altro, tutta la famiglia poteva riunirsi ad ascoltare un disco di musica -all’ epoca – contemporanea.
Certo, commerciabilità, prodotto commerciale…ma il secondo punto fondamentale è a mio avviso con la famosa copertina, con i gadget, con la cura degli arrangiamenti e dei testi, per la prima volta in bella mostra sul retro di copertina, il tentativo riuscito di avere elevato il prodotto di musica pop al rango di arte sollevandola dal limite dell’ intrattenimento senza tante pretese.
Punto terzo: l’ evoluzione musicale non solo dei Beatles ma dei loro contemporanei: i Beach Boys per esempio e soprattutto il loro leader Brian Wilson hanno ispirato i Beatles, in particolare McCartney con il loro capolavoro Pet Sounds ovvero il primo tentativo consapevole di fare di un disco pop un’ opera d’ arte.
Ma Pet Sounds è a sua volta figlio di Rubber Soul ovvero il primo disco dei Beatles che non si può considerare solo una raccolta di canzoni orecchiabili. I Beatles nel 1966 avevano poi creato Revolver ovvero l’ embrione di Sgt Pepper anche se probabilmente, qualitivamente Revolver è superiore.
Brani come Strawberry Fields Forever o Penny Lane delle sessions di Pepper ma che poi sarebbero stati dirottati verso un magnifico singolo sono a mio avviso l’anima della musica moderna. Ancora oggi Strawberry Fields è una canzone attuale per come è suonata e per come è stata incisa, con un semplice quattro piste ma con tanta professionalità.
Sgt Pepper è forse oggi il disco dei Beatles del periodo più maturo che risente dell’ epoca in cui è stato concepito ovvero il 1967, ad esso molti fans preferiscono il White Album o Revolver oppure Abbey Road.
Rimane comunque l’ opera più ambiziosa dei Beatles e senz’ altro grazie alle caratteristiche qui sopra riportate, uno dei grandi passi avanti nella musica intesa nella sua concezione più vasta e totale. Dal 1 giugno 1967 finalmente il rock è stato sdoganato ed è anche grazie a questo disco se oggi un gruppo realizzando un cd, un demo, un master se frutto di passione e intelligenza può considerare e fare considerare agli altri il suo lavoro “arte”.
Edizione 40 anni dopo del disco dei Beatles in versione mash up ovvero distrutta e ricomposta. Tanto per dimostrare come ancora oggi Sgt Pepper non è indifferente a esperimenti o a ispirazione delle nuove leve.