iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999

Recensione : Old Polaroid – Omonimo

Old Polaroid - Omonimo: "(autoprodotto 2008) : dopo un pò di tempo che senti musica, se non sei proprio ottuso, ti accorgi che certi dischi ti ...

“(autoprodotto 2008) : dopo un pò di tempo che senti musica, se non sei proprio ottuso, ti accorgi che certi dischi ti possono piacere e altri ti emozionano, e nella maggior parte dei casi è la seconda categoria quella che più rimane impressa nella mente e nel cuore. Un disco può essere bello ed essere ascoltato e riascoltato più e più volte, ma solo qualche opera ti smuove dentro.

Questo lavoro degli Old Polaroid in alcuni casi ti muove qualcosa dentro, forse per i rimandi neanche tanto velati ai Pavement, un gruppo unico nel suo genere perchè dal lo-fi e dalla quasi incapacità di suonare tirava fuori cose notevoli davvero. Gli Old Polaroid sanno suonare eccome, però l’approcio è lo stesso, anche se a volte qui si concettualizza un pò troppo, ma ci può stare. La prima traccia “Geneve”, a parte l’intro, avrei voluto sentirla nell’ultimo album dei Notwist, c’è una voce femminile notevolissima che si richiama un pò a Meg, gran pezzo.
Le aspettative vengono quasi totalmente stravolte con uno swing eterodosso “Connie won’t let your family adopt a cat”, che finisce in modo un pò irritante ma il pezzo ha un gran sapore. Nella terza traccia “About me clown” spunta una tromba jazz che schizza colore su una base dolcissima, il ritornello stende per ko alla prima ripresa. Nel quarto “All the attempts will fall” compare una vaga drum and bass ( o sono io che la vedo ovunque?), e sotto una voce femminile che mi ricorda la primissima Elisa, quella prodotta da Vernetti tanto per intenderci, bellissima canzone. Le emozioni ci sono, qualcosa entra nel mio regno.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Babyscreamers – Peek-a-boo

Babyscreamers: Punk rock molto vicino al garage soprattutto per i tempi musicali, echi del rock ribassato dei juvenile delinquents degli anni cinquanta e sessanta del passato millennio, qualcosa dei New Bomb Turks e tanta personalità

Machine Gun Kelly – Hit the road

L’hard rock dei Machine Gun Kelly affonda le sue radici nella tradizione rielaborandola con il proprio gusto e facendolo in maniera molto personale e molto piacevole per l’ascoltatore.

intervista Ipostatomici

Ipostatomici: Per fortuna il panorama musicale di Savona e provincia continua a sfornare nuovi gruppi musicali molto interessanti e che fanno musica con passione e voglia di comunicare le proprie emozioni per connettersi con gli ascoltatori.

RIMANI IN CONTATTO

CANALE TELEGRAM
GRUPPO WHATSUP