(ANTIRITMO 37 2009) : trentasettesima uscita digitale per la netlabel iberica Antiritmo che questa volta ci propone Maleza, ex chitarrista di un gruppo rock, avvicinatosi alle diaboliche macchinette senza più uscirne. Per nostra fortuna non è tornato al rock, ma chissà ch non si diletti ancora con al sei corde, e ci regala un ep di quattro pezzi di minimal e techno tout court.
Si parte con ” Break the pane “, pezzo minimale, ma che mi ricorda gli Underworld, che si leccherebbero le dita per fare un pezzo così. Il secondo pezzo, ” Cazuela de loops ” è un campionario di queelo che passa per la testa del senor Maleza, da un base techno si svaria attraverso una gamma di suoni molto ampia, tra rallentamenti e accelerazioni, sfiorando a volte il ritmo in levare, per poi passare a un bel bass boost come si deve, in una sequenza estremamente piacevole, quasi tribal. Il terzo invece, ” Lancer ” è più delicato, sembra di sentire il movimento di tante bollicine dell’acqua gassata, il basso techno comunque scalcia sempre. L’ultima traccia di questo purtoppo così breve ep é la titletrack ” Zeta”, un altro pezzo di techno che và in progressione e non lascia scampo. Maleza ci propone una techno molto interessante, senza scadere negli abusi di effetti che tanti suoi colleghi oggi perpetuano, quindi mi sento di consigliarvi come al solito questo artefatto della Antiritmo, e quindi oh my god this is techno music!!!
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