Las pezia è la fine dell’impero, l’ultima propaggine di una già remota provincia, attaccata al mare, stretta fra bellissime terre, non emerge certo per bellezza, essendo anche stat stuprata dalla Marina Militare, che qui ha tantissime caserme. Qui per anni ha risuonato il tintinnare di sciabole, sogni di militari golpisti nostalgici di quel Junio Valerio Borghese, l’uomo per tutte le stagioni. Per me Las pezia è soprattutto pallacanestro, poiché qui la palla a spicchi ha sempre avuto molti praticanti, con un calo negli ultimi anni, ma qui si sono combattute grandiose battaglie dentro e fuori dai campi. E sempre qui a Las pezia, c’è un piccolo miracolo : lo Skaletta rock club.
Un posto che sembra un bar di quartiere, mnolto semplice, un incrocio tra bar e centro sociale, con però tutti i pregi del bar e tutti i pregi del centro sociale. Una realtà piccola ma genuina, una boccata d’aria per chi viene dalla terra dei poseurs, ovvero Genova.
La gente che viene alla Skaletta la sente come cosa propria per cui non fa cazzate,e il clima è rilassato. Dal 1994 la programmazione è ottima con gruppi molto interessanti, alcuni dei quali molto difficil da vedere al di fuori di certi circuiti poco accessibili. E sabato sera 15 novembre di questo caldo autunno, ecco la serata dei Tokyo Sex Destruction, scuderia Bcore records da Barcellona Catalunya, cuore soul, corpo rock. Ad aprire i Los Fuocos, che a dicembre saranno su di un 7” con i Tokyo, e i Dirty Boulevard.
I Los Fuocos mi sono piaciuti molto di più, hanno un gran tiro davvero, sono pieni del sacro fuoco del rock and roll e hanno una discreta presenza scenica, ne sentiremo ancora parlare. Invece i Dirty Boulevard non li ho seguiti granchè, perchè ero furoi, dove c’era sempre più gente, a parlare con i ragazzi dei Tokyo Sex Destruction. I Tokyo sono dei tipi molto disponibili e simpatici, gente alla mano, che a vederli ti sembrano quasi un po’ vecchiotti in mezzo a dei ragazzini. Il cantante, si fanno chiamare tutti Sinclair come i Ramones, mi racconta che il tour in Italia stà andando bene, organizzato da Diego uno dei ragazzi della Skaletta che ha fondato la Otis Tours (3332491248).
Dopo questo tour italico torneranno nella penisola iberica, poi Francia e Stati Uniti. Il disco ha ricevuto ottime recensioni, tra cui la nostra, e li ha protati ad essere tra le migliori bands dell’underground spagnolo, anche se, mi dice mr. Sinclair, la dimensione live gli è più congeniale. Tra le altre cose dono al gruppo due magliette della fanza, e loro, giustamente mi chiedono come mai due che siamo in quattro? Rispondo che il nostro boss, ci ha tagliato i rubinetti causa crisi… Dopo il cantante mi ritrovo a chiaccherare con il sassofonista, un nuovo membro del gruppo, e anche il più giovane, con cui parliamo delle produzioni Bcore, la loro etichetta. Ci troviamo su due rive diverse, a lui piacciono le cose più acustiche, a me le cose più elettriche. Gli spiego la situazione musicale in Italia e ci rimane un po’ male, pensava che fosse un posto migliore. Anzi, gli dico pure che la Skaletta, per qualità delle proposte e come gente che ci gira, è uno dei posti migliori, sebbene sia piccolo, ma forse proprio per questo motivo. Poi scopriamo vizi comuni, e la passione per il calcio per cui la discussione esula dalla musica.
Umanamente mi hanno fatto un’ottima impressione, ma the best is yet to come. Dopo uan breve attesa dopo il set dei Dirty Boulevard, ecco che i Tokyo salgono sul palco e comincia lo spettacolo. E che spettacolo…hanno un impatto devastante, con un tiro rock garage micidiale che và ad impattare con un’attitudine soul veramente massiccia, producendo una deflagrazione di energia.
Il gruppo sul palco si muove benissimo, con il cantante che fa molte incursioni in mezzo al publico, parlando in inglese, come se fossero un gruppo inglese, quando non stupra un organetto. I Tokyo Sex Destruction sono un treno lanciato a folle velocità, che vi investe in un caleidoscopio di assurdi colori, una gioia per le orecchie e per la mente, con l’obbiettivo di liberare l’energia, poiché è questo che vuole il soul, l’anima, mentre scopa furiosamente con il rock, il corpo. Meglio pure degli MC5, e lo dico senza problemi o timori di sorta.
Il loro set dura un’oretta, nel quale fanno molti pezzi tratti dal loro ultimo grande album. In questo caso l’album è solo un mero punto di partenza, un post it sul frigorifero, per partire per un grande viaggio di potenza e sudore. E’ stato liberatorio e libidinoso vedrli, in uno spazio piccolo, dove hanno dato il meglio. Grande serata, gente contenta e grande posto lo Skaletta, ve lo consiglio caldamente. Io poi mi do un dieci in pagella : sono stato ore a Las Pezia e non ho insultato lo Spezia Calcio, e mi sono pure divertito.
Lo Skaletta è riuscita anche a farmi stare bene a Las Pezia. GRACIES.