Da qualche tempo a questa parte,non so se per puro caso o perchè la nostra ‘zine sia veramente bella e quindi attraente alle collaborazioni (io tendo decisamente per propendere per il secondo motivo),coloro che vi scrivono sono aumentati considerevolmente di numero e consentono a noi vecchia guardia di parlare solo di ciò che ci piace. Forte di questa lieta novella non posso non cominciare ascoltando e recensendo i prodotti della benemerita Heptown records,garanzia di qualità.
Il disco che mi accingo a illustrarvi è il secondo delle danesi Cherry Overdrive quartetto tutto al femminile che si presenta alla grande già dalla copertina sulla quale le nostre si presentano inguinate in splendidi vestitini sixties con una delle componenti che inforca uno di quegli splendidi motorini mono-marcia che tanto hanno rappresentato nel mio immagginario di adolescente.
Ma le note liete non si esauriscono alla sola veste grafica ma proseguono inserendo il cd nel lettore;ciò che esce dalle casse è un pregevolissimo soul-punk che tanto ricorda i magnifici Bellrays,anche se il confronto con il cantato dell’ inarrivabile Lisa Kekaula è ovviamente penalizzante.
I pezzi si susseguono con una scioltezza ed una brillantezza che lascia a tratti esterefatti trasmettendo nell’ascoltatore una piacevollissima sensazione di appagamento;si va dall’ottimo esercizio pop di “Shut ‘em up” sorretto da un ritornello killer e da un suono d’organo a dir poco funzionale,alla languidità dei ritmi rallentati di “Destemonia” e di “Lay you down”,
alla sensualità di una ballata come “Loneliness is a social disease”,ai graffi garage di “Little lady” sino alla suite conclusiva di “Sold out” nella quale l’irruenza punk non disdegna aperture psichedeliche.
Se a qualcuno può interessare disco in heavy-rotation nella mia autoradio.
Info e contatti:
waww.cherryoverdrive.com
waww.myspace.com/cherryoverdrive
waww.heptownrecords.com