Mescolato ad altri ho un quarantacinque giri da juke box, da un lato sex and drugs and rock’n’roll, dall’altro nuntereggae più. e qui finisce ogni mio rapporto con Rino Gaetano. Sono passato indenne al tributo di inizio anni novanta ed ai successivi, serie Tv compresa, non ho neppure una cartelletta di mp3 con le più belle sul pc.
La figura sghemba del cantautore allampanato con la tuba in testa mi è però sempre stata familiare ed anche simpatica alla fine dei conti, un personaggio un poco fuori giri rispettto al panorama musicale mainstream nel quale si muoveva. Da Rino Gaetano Live ne esce una figura effettivamente singolare e molto umana, senza spocchia, che mantenne uno stretto legame con la gente della strada anche quando fu all’apice del successo. Il libro segue passo passo la sua esistenza, dall’infanzia a Crotone al trasferimento a Roma dove ebbe modo di frequentare il Folkstudio, fino alla morte in un incidente d’auto del 1981, riportando anche molte testimonianze dei famigliari e dei suoi amici, persone che per la maggior parte non erano parte del mondo dello spettacolo. Nelle ultime pagine, quasi con pudore, affiorano troppo alcool e l’insoddisfazione di essere considerato buono solo per scrivere filastrocche per adulti.
Lettura non imprescindibile ma utile e gradevole per chi si voglia avvicinare al personaggio.