Gli Aucan, provenienti da Brescia e con già alle spalle un disco (Aucan) e un ep (Dna Ep), ritornano con questo Black Rainbow, album oscuro e dalle radici elettroniche. A coprire le spalle del trio, troviamo l’ormai consolidata istituzione La Tempesta Dischi, questa volta, in versione International (ovvero con l’obiettivo di portare la musica italiana oltre le Alpi). A noi l’ascolto di un disco che promette di essere molto convincente.
Blurred, con il suo sognante trip-hop (a tratti venato di nero) e la delicata voce di Angela Kinczly, apre il disco premettendo buone prospettive. La successiva Heartless, infatti, conferma quanto ci si poteva aspettare, regalando un’elettronica molto emotiva e suggestiva, intrecciata a ottimi ritmi di batteria e sostenuta dal cantato, quasi alà Kele Okereke dei Block Party. Red Minoga, molto più veloce e tesa, disegna la melodia su arcipelaghi di tastiere e sinth (dispersi sul tappeto ritmico), concedendosi improvvise esplosioni sonore. Sound Pressure Level, rallenta e cuce assieme violenza hardcore con ritmi e tonalità hip hop (mi vengono in mente, su tutti, i Beasty Boys). Storm è come un sonar che scandaglia le profondità dell’oceano, fino a descrivere, in sonoro, ambienti oscuri, ricchi e immensi. Embarque, più minimale e delicata, disegna umori raffinati su tele d’artista, mentre Save Yourself, molto più forte e incisiva, con la sua stazza da carrarmato, passa sulla nostra corteccia cerebrale schiacciandoci e portandoci via con sé. Underwater Music prosegue portando in seno rigurgiti di Kid A dei Radiohead, quindi, In a Land, partendo da lontanissimo, sorge e tramonta nel silenzio, senza mai aggredire. Away!, squadrata nel ritmo, colpisce con la sua rabbia, fino a mostrare parvenze semi-industrial. Infine, Black Rainbow, riassumendo tutti i neri umori presentati nei precedenti pezzi, chiude l’opera.
Gli Aucan danno alle stampe un disco che merita di essere ascoltato. Ammetto che questo è il loro primo disco che ascolto, quindi non mi trovo in condizione di poter far paragoni con il passato, ma mi sento comunque di dire che questo album convince e soddisfa. Sono più un tipo da emozioni e melodia, per cui pezzi come Heartless o Embarque mi convincono di più, ma, nel complesso, sono convinto che gli amanti del genere (e non) troveranno in queste 11 tracce musica ottima per i loro palati.
TRACKLIST:
01. Blurred (feat. Angela Kinczly)
02. Heartless
03. Red Minoga (short edit)
04. Sound Pressure Level
05. Storm
06. Embarque
07. Save Yourself
08. Underwater Music
09. In a land
10. Away!
11. Black Rainbow