Immaginate una via a forma di s, con villette tutte uguali e giardini più o meno ben curati, insomma la classica via americana. Un giorno, in questa quieta via di nome Juniper Lane, viene commesso un omicidio ; qualcuno uccide Linda Sue, l’eccentrica ultima arrivata in questo angolo di suburbia a stelle e strisce. Dopo poche indagini viene arrestata Betsy, una delle vicine di Linda Sue, malata di sonnambulismo ed impossibilitata ad avere figli.
Betsy si fa dodici anni di patrie galere, dove impara ad essere se stessa. Per un’interpretazione sbagliata di una traccia ematica, il processo viene riaperto, viene riconosciuta non colpevole, e quindi scarcerata. La sua amice e vicina Marianne la ospita a casa sua. Ricomincia per lei la ricerca dell’assassino o assassina, immersa in quella spessa coltre di nebbia che sono i segreti di Juniper Lane, dove in nome dell’apparenza nessuno è quello che è veramente. Questo romanzo sembrerebbe a prima vista una cosa leggera, in più sulla fascetta si fa riferimento a “ Desperate Housewives “, la geniale serie tv che svela alla perfezione cosa c’è sotto l’elegante patina dell’alta borghesia americana. Ma Cammie McGovern, alla sua seconda prova dopo “ Contatto visivo “ del 2007 sempre della Garzanti, fa molto di più. L’autrice ci immerge in un clima di ansia e calustrofobia, dove tutto è diverso da quello che sembra, dove la vicinanza e la falsa amicizia costringe le persone a violentarsi, ad essere un altro rispetto a se stessi. Betsy capirà finalmente cosa c’è dietro l’omicidio, e comprenderà tutta la sua vita. Non vi stò a rivelare nient’altro, sennò vi rovino il libro. Sappiate che è sun libro tosto, hardcore in alcuni passaggi, ben strutturato e scritto benissimo, con una particolare attenzione alla maternità e ai figli. E non potrebbe essere altrimenti, dato che la Mcgovern ha tre figli, di cui uno autistico, ed è in prima fila nella militanza contro l’autismo. La scrittrice americana ha una sensibilità particolare nel trattare alcuni temi, e il giallo come genere è solo un pretesto per parlare di vite, per nulla lontane dalle nostre, anche se nessuno ammetterebbe di vivere come vivono a Juniper Lane. Di gran classe l’omaggio a Nikola Tesla, il maggior inventore di tutti i tempi, e l’unica figura che avrebbe potuto cambiare i tempi bui nei quali viviamo… Un romanzo con cui si parte dubbiosi, arrivando poi a guardarsi attentamente intorno per capire chi ci si può fidare o no. E sicuri di non voler mai abitare in un a casetta a schiera con il giardino ben curato.
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