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Recensione : One Man 100% Bluez – 7 Pollici

L'approccio al blues di Davide Lipari è qualcosa di veramente genuino e propositivo.

Trovo un’insana passione, prova ne sia la recente intervista su questa ‘zine a quel folle di Mister Occhio, per gli one man band  come per i cantautori solisti; colgo nel loro ergersi solitari e fieri di fronte alla gente, armati soltanto dei loro strumenti e della loro musica, un coraggio davvero ammirevole e degno della massima stima.

Parrà quindi scontato quindi il mio giudizio su questo 7″ del romano One Man 100% Bluez, alias Davide Lipari, ed infatti affermerò senza timore di smentite che si tratta di una figata da paura, o se volete dirla all’inglese che è very very cool.
L’approccio al blues del nostro è qualcosa di veramente genuino e propositivo: il suono che propone è infatti tutto fuorché stantio, ma proverò a farvi capire cosa intendo portandovi un esempio: nel film “Totò, Eva e il pennello proibito” (invero non uno dei migliori girati dal principe De Curtis, sia pur nobilitato dalla presenza dell’immenso Mario Carotenuto) il protagonista sostiene che bisogna essere particolarmente bravi per essere dei grandi artisti quanto si debba essere particolarmente stupidi per essere dei grandi copisti.
Ho reso l’idea di quel che volevo dire? Fino ad un certo punto? Ok, entriamo ancor più nel dettaglio: conosco musicisti che suonano blues dotati di eccelse doti tecniche ma che sono niente più che stanchi e ripetitivi copisti, mentre Davide suona blues con la furia e la passione degli artisti, non sembra per nulla spocchioso ma, al contrario, appare terribilmente vero.
Ha già inciso due album, che francamente non conosco, ma porrò presto rimedio a questa lacuna, ed ha suonato con un altro sciamannato del calibro di Bob Log III e con questo 7″,  secondo me il formato più adatto alla sua proposta, ci offre uno spaccato davvero significativo della sua fervida ispirazione.
Quello che ascolterete facendo vostro questo dischetto è stampato in 299 copie (la mia è la numero 159) sono quattro brani: due scompaginati quanto meravigliosi strumentali, Hey Ho e Outbound, un classico blues spumeggiante che vi farà battere il piedino, Different End Boogie, e il dissonante e disturbante Il Leone (garage dub rmx) che tanto sa di Pussy Galore.
One Man 100% Bluez possiede, inoltre, una dote che praticamente tutti gli one man band hanno, un gran bel portamento, quello di uno che il rock’n’roll lo vive veramente; cosa volete di più da lui per ascoltarlo e fare vostro questo 7″ e tutto il resto della sua produzione, che vi faccia pure 10 euro di benzina alla macchina?

Tracklist:
A
1.Hey Ho
2.Outbound
B
1.Different End Boogie
2.Il Leone (garage dub rmx)

DEAD MUSIC ROMA – Facebook

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