Mi vanto di possedere entrambi gli album dei bolognesi Tunas:il fulminante esordio “Au go go” ed il suo ottimo seguito “We cut our fingers in July”.
Dei due dischi il mio preferito,diciamo pure consumato dagli ascolti,è senza dubbi il primo nel quale la band sfoderava un suone da veri caveman,mentre il secondo che,mi ripeto,era pur sempre un gran bel disco,mi sembrava di alcune spanne inferiore,se si eccettua la meravigliosa “Night bobbin'”,pezzo sempre presente nelle mie selezioni.
Dal loro secondo full lenght,era il 2008,non avevo più avuto loro notizie tanto che pensavo,con mio sommo rincrescimento,non esistessero più; ora invece,grazie al mirabile lavoro della neonata Primitive records, mi ritrovo sul piatto questo 7″ dalla copertina spartana ma dal contenuto incendiario.
Sul lato a i nostri propongono una cover di un brano, “Feathered fish”, scritto da un mito come Arthur Lee (rip brother) e proposto in una devastante versione nel 1966 dagli Other Half e lo fanno con molta personalità,vitaminizzandolo ultreriormente e attualizzandolo, sempre che si possa attualizzare una canzone già di per sè attualissima.
Sul lato b invece dedicano un pezzo a colui il quale non può che essere un mito per noi umili imbrattafogli con la pretesa di recensori,il pezzo si intitola “Lester Bangs is dead” ed è un perfetto mix fra la melodia punk dei Buzzcocks e l’aussie-rock dei Radio birdman o dei New christs.
Quasi superfluo aggiungere che questo ritorno dei Tunas mi ha oltremodo convinto,il gruppo sembra entrato in una fase di profondà maturità,in questo caso,da intendersi come termine per nulla spregiativo.
Un consiglio quindi a tutti quanti leggeranno queste righe a far proprio questo 7″,senza tralasciare l’ascolto delle precedenti prove della band così d’aver modo di seguire un percorso artistico davvero molto interessante ed intenso.
Info e contatti: waww.myspace.com/primitiverecords