iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999

Recensione : Doomed – The Ancient Path

Nel tirare le somme, non si può che apprezzare in maniera incondizionata questo lavoro, che mette in mostra il sicuro talento del musicista di Zwickau.

Doomed è il progetto solista del musicista tedesco Pierre Laube, attivo anche come chitarrista e tastierista nei P.HA.I.L.

Come fa intendere la scelta (invero non troppo originale) del monicker, la musica contenuta in questo lavoro
è votata a un death-doom oscuro e privo di compromessi; rispetto ad altre uscite del genere The Ancient Path ha un carattere maggiormente chitarristico mentre la tastiera assume prevalentemente un ruolo di accompagnamento.
L’opener Sun Eater è esemplificativa dell’intento, da parte di Pierre, di colpire prevalentemente l’ascoltatore con l’impatto di riff granitici piuttosto che con atmosfere malinconiche; chiaramente se l’effetto è notevole nel suo insieme è anche vero che questa scelta stilistica, alla lunga, può rivelarsi controproducente.
Per ovviare a questo possibile inconveniente il musicista tedesco alterna brani nei quali prevale la componente death ad altri dal mood leggermente più atmosferico e dai rallentamenti ai confini con il funeral, come avviene per esempio in She’s Calling Me e parzialmente in Caesar’s Whore.
E’ evidente che la migliore dote di Pierre risiede nella linearità priva di fronzoli della sua proposta unita alla volontà di rifuggire da facili soluzioni melodiche; in tal modo il disco si mantiene di livello medio alto per tutta la sua durata, con la perla, come è giusto che sia, posta in chiusura.
My Love Is Dead, infatti, smussa certe spigolosità presenti negli episodi precedenti lasciando fluire finalmente la tensione emotiva accumulata fino a quel momento: ciò che ne scaturisce è un brano che amalgama alla perfezione pathos e impatto sonoro.
Nel tirare le somme, non si può che apprezzare in maniera incondizionata questo lavoro, che mette in mostra il sicuro talento del musicista di Zwickau.
Un progetto come Doomed merita d’essere supportato da una label ed essendocene molte sparse in tutta Europa che hanno già dimostrato coraggio e lungimiranza, questa è una ghiotta occasione per arricchire qualitativamente il proprio roster.

Tracklist:
1. Sun Eater
2. Collapsing Guts
3. She’s Calling Me
4. Caesar’s Whore
5. Death Is No Respecter
6. My Love Is Dead

Line-up:
Pierre Laube – Vocals, All Instruments

 

Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Treni ad Altra Velocità – Intervista con Fabio Bertino

Una conversazione con Fabio Bertino, autore in tempi recenti di due libri in cui racconta le proprie esperienze di viaggio lungo il nostro paese, percorrendo linee secondarie o utilizzando per gli spostamenti solo i più “lenti” treni regionali.

Amarok – Resilience

La cifra compositiva degli Amarok è piuttosto personale in quanto, rispetto al più canonico sludge doom, la band californiana non teme di rallentare i ritmi fino a sfiorare un’asfissia scongiurata dal mood atmosferico e melodico che pervade buona parte di un lavoro riuscito come Resilience.

Abysskvlt – mDzod Rum

Gli Abysskvlt, con mDzod Rum, propongono un’opera di grande spessore, sia dal punto di vista spirituale che strettamente musicale, ma non si può nascondere che tali sonorità siano principalmente rivolte a chi possiede un’indole incline alla meditazione.

RIMANI IN CONTATTO

CANALE TELEGRAM
GRUPPO WHATSUP