Questo primo freddo, accompagnato da abbondanti piogge, sta pesando come un macigno sul vostro umore?
Non parliamo poi del ripristino, mai abbastanza vituperato, dell’ora solare che accorcia drammaticamente le giornata con nottate che, nel migliore dei casi, iniziano alle 5 del pomeriggio.
Ma io, da buon imbonitore quale sono, ho qui il disco che magicamente farà tornare il sereno e la luce nelle vostre vite provate dal meteo e dagli album dei Godspeed You!Black Emperor.
E quindi venghino siore e siori ad ascoltare questo trio che proviene dalla splendida terra di Sicilia e che è formato per 3/4 dai fratelli Cirrone che, come i Ramones, donano il loro cognome alla causa (a chi mi obbietta che i Ramones non si chiamavano realmente Ramone non mi abbasso neppure a dar risposta) coadiuvati dal fido batterista Ferdinando Piccoli.
Che cosa fanno i Cirrone? Fanno la musica più semplice ad allo stesso tempo più complicata che esista al mondo,fanno POP,nel loro caso il prefisso power appare quantomeno forzoso, e lo fanno nel modo migliore al quale voi possiate pensare perché hanno quel dono,più unico che raro, di scrivere canzoni semplici,lineari e dalla presa immediata senza apparire mai,e sottolineo MAI,banali.
Ma cominciamo ad analizzarlo questo “Uplands Park Road” che inizia con la soavità molto La’s di “Here Is My Song”, ma, ce n’est qu’un debut, come si diceva ai tempi del maggio francese; infatti, seguono l’ammaliante “I Still Remember” dall’introduzione elettro-acustica ma che si sviluppa con sorprendente vivacità, la beatlesiana “Let The Wind Blow” doppiata da “Brand New Life” che, nonostante sia più intimista della precedente, profuma anch’essa di Fab Four, per non parlare della splendida “All I Know”, il vero pezzo forte dell’album, in vero e proprio gioiello che, a parere di chi scrive, potrebbe sin da oggi assurgere allo status di vero e proprio classico.
Non paghi di un avvio così scintillante i Cirrone proseguono a sfornar meraviglie come “How Does It Feel”, che ricorda gli Small Faces più crepuscolari o “Just Tell Me”, che avrebbe fatto la fortuna di decine di bands brit-pop che la stampa inglese glorifica e abbandona in tempo zero da almeno trent’anni a questa parte, per concludere con la tenue malinconia di “In The Sun” che mi ha ricordato un gruppo drammaticamente sottovalutato e dimenticato come i Pastels.
Ma, se proprio non vi fidate delle mie entusiastiche parole, chiedete referenze a chi, alcuni mesi orsono, ha assistito al mini-festival denominato Poptopia, dove i nostri hanno suonato con Radio Days e Sick Rose (a proposito come si suol dire “dimmi con chi vai e ti dirò chi sei”), certamente troverete conferme a quanto dettovi sin’ora.
Info e contatti : waww.facebook.com/cirroneband
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