Lorenzo Feliciati e i suoi Naked Truth (con lui Pat Mastellotto, Roy Powell e Graham Hayes al posto di Cuong Vu) ritornano a poco più di un anno di distanza dal primo album (“Shizaru”) con un nuovo lavoro, “Ouroboros”. Il disco, ispirato dal “serpente che si mangia la coda” (simbolo dell’infinito, ma anche dell’eterno ritorno e “dell’uno e tutto”), si compone di otto interessanti brani caratterizzati da alta qualità tecnica e ottimo gusto musicale.
Ad aprire la serie ci pensa il dialogo fra batteria e corno di “Dust” (l’impressione è quella di galleggiare nello spazio infinito) e il convulso svilupparsi di “Dancing With The Demons Of Reality”. “Garden Ghosts” delinea atmosfere rarefatte e impercettibili, lasciando che ad emergere sia maggiormente il corno, mentre “Orange”, meno lineare nel suo scorrere (ma sempre delicata e composta), lascia spazio al ribollire ritmico (piuttosto isterico e allucinato) di “Right Of Nightly Passage”. “Yang Ming Has Passed”, infine, più sottile e pacata, si concede qualche rigurgito post rock nell’incedere ritmico, lasciando che a chiudere siano le deflagrazioni soniche di “In A Dead End With Joe” e il pacato sbuffare di “Neither I”.
I Naked Truth, con questo nuovo lavoro, confermano di essere una band in grado di combinare magistralmente tecnica e gusto per la melodia. Un lavoro decisamente interessante che, nonostante le strutture complicate, riesce ad essere alla portata di qualsiasi ascoltatore.
TRACKLIST:
01. Dust
02. Dancing With The Demons Of Reality
03. Garden Ghosts
04. Orange
05. Right Of Nightly Passage
06. Yang Ming Has Passed
07. In A Dead End With Joe
08. Neither I