iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999
Cerca
Close this search box.

Recensione : Vv.aa. – Monsters ! (six Of A Kind)

Ventitre brani per venticinque minuti di intensa e destabilizzante ferocia messa in musica.

Vv.aa. – Monsters ! (six Of A Kind)

L’attiva label francese Kaotoxin Records pubblica questa terremotante raccolta che mostra sei diverse sfaccettature del grind metal.

Due tra le band annoverate in questo sestetto le abbiamo già conosciute di recente, e stiamo parlando della one-man band C.O.A.G. e dei Miserable Failure; i brani che vengono proposti in quest’occasione confermano le sensazioni ricavate dalle precedenti uscite, mostrando per la creatura del belga Déhà un grind molto più oscuro rispetto a tutti gli altri compagni di avventura, alla luce del suo diverso background musicale che lo vede attivo anche in diversi progetti di funeral-death doom, mentre per i transalpini non viene meno la sensazione di ascoltare qualcosa di genialmente disturbante, un autentico coacervo di stili ed influenze che questi quattro pazzoidi siminuzzano e ricompongono alla loro maniera, ovvero a ritmi parossistici.

Altre tre delle restanti band presenti nella compilation provengono dalla Francia: i parigini Department Of Correction, che all’interno di una proposta piuttosto granitica mostrano un certo influsso hardcore, così come gli Infected Society, da Amiens, i quali, rispetto ai connazionali piazzano qualche variazione di tempo e qualche accenno melodico in più, mentre gli Unsu (di Lille come la stessa Kaotoxin) mostrano il versante più orientato al death, proponendo un grind accostabile a quello della tradizione d’oltremanica.

Un discorso a parte meritano i veterani statunitensi Total Fucking Destruction i quali, rispetto all’estremismo sonoro sparatoci in faccia dai più giovani colleghi, ci regalano una sorta di grind’n’roll da frantumazione del rachide cervicale, con tanto di assoli di chitarra che si potrebbero definire classici se non fossero sparati alla velocità della luce; per capire meglio con chi abbiamo a che fare vale la pena di ricordare che Richard Hoak è da un ventennio il drummer dei grandi Brutal Truth, mentre il chitarrista Dan O’Hare è da poco entrato a far parte della seminale band di Kevin Sharp e Dan Lilker .

Ventitre brani per venticinque minuti di intensa e destabilizzante ferocia messa in musica.

Tracklist:
1. Monsters
2. Is your love a rainbow?
3. Blinded (Nasum cover)
4. Intergalactic twitch
5. Brownian motion
6. Stretching Uranus
7. Reaching Hubble on a unicorn
8. Rendez-vous on the constellation of Adrienne
9. Take a walk on the grind star
10. Back on the earth
11. (intro)
12. We mean fucking war
13. Insomnias
14. Grind of war
15. Por los siglos de los siglos
16. Precious murder
17. Puking massacre
18. Martyr
19. Nothing more
20. The croft
21. Save the planet, kill yourself (’14)
22. Human cancer
23. Lies, incorporated

Tracks 1-3 by Total Fucking Destruction
Tracks 4-10 by Department of Correction
Tracks 11-14 by C.O.A.G.
Tracks 15-19 by Miserable Failure
Tracks 20-21 by Unsu
Tracks 22-23 by Infected Society

Line-up:
Total Fucking Destruction
Ryan Moll – Bass, Vocals
Dan O’Hare – Guitars, Vocals
Richard Hoak – Drums, Vocals

Department of Correction
Marc Ferreira – Bass
Yohann Dieu – Drums
Florian Chrétien – Guitars
Grégoire Duclos – Vocals

C.O.A.G.
Déhà – Vocals,All Instruments

Miserable Failure
Bleu – vocals
Rom “Maldito” Sanchez – guitars & vocals
Mélanie Sugin – bass
Elvis Jagger Abdul Jabbar – drums

Unsu
Damien Roger – Vocals
Micky – Vocals, Bass
Manu – Guitars
Gamin – Drums

Infected Society
Fabien “Fack” Desgardins – Guitars
Brédin – Vocals

Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.
No Comments

Post A Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Treni ad Altra Velocità – Intervista con Fabio Bertino

Una conversazione con Fabio Bertino, autore in tempi recenti di due libri in cui racconta le proprie esperienze di viaggio lungo il nostro paese, percorrendo linee secondarie o utilizzando per gli spostamenti solo i più “lenti” treni regionali.

Amarok – Resilience

La cifra compositiva degli Amarok è piuttosto personale in quanto, rispetto al più canonico sludge doom, la band californiana non teme di rallentare i ritmi fino a sfiorare un’asfissia scongiurata dal mood atmosferico e melodico che pervade buona parte di un lavoro riuscito come Resilience.

Abysskvlt – mDzod Rum

Gli Abysskvlt, con mDzod Rum, propongono un’opera di grande spessore, sia dal punto di vista spirituale che strettamente musicale, ma non si può nascondere che tali sonorità siano principalmente rivolte a chi possiede un’indole incline alla meditazione.

Silent Vigil – Hope and Despair

Se in passato il sound traeva principalmente linfa dall’insegnamento dei Daylight Dies, tutto sommato Hope and Despair è un album che si muove in continuità con quello stile, che qui viene ulteriormente ribadito dando alla fine l’auspicato seguito, sia pure con il nuovo moniker Silent Vigil, alla brusca archiviazione degli Woccon avvenuta dieci anni fa.