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Recensione : Embalmed – Brutal Delivery Of Vengeance

Uno dei miglior album death metal usciti ultimamente, e un plauso all'iberica Dark Blasphemies, label devota al buon vecchio death metal.

Poche cose danno piace nella vita come un bel disco di death metal vecchia scuola, così rotondo e corposo nella sua cattiveria e brutalità.

Ed è proprio per questo scopo che è nato ii death, ovvero andare oltre rispetto al metal tradizionale, ponendosi ben al di sopra per cattiveria sonora e non.
Gli Embalmed sono dei veterani, vengono dalla suburbia di Dallas  e sono in giro per devastare dal 1987, e si sente.
Qui i devoti del death metal saranno a loro agio in questo massacro sonoro orchestrato davvero bene.
Le bands del sud degli Stati Uniti hanno sempre avuto una marcia in più per questo genere, non c’è niente da fare.
Nel 1993  gli Embalmed pubblicarono “Boiling Humans” un gran disco, che purtoppo non ebbe seguito. Ci fu dunque uno hiatus di vent’anni, per poi riformarsi nel 2013 e sfornare la nemesi che spero stiate ascoltando mentre leggete queste righe.
Uno dei miglior album death metal usciti ultimamente, e un plauso all’iberica Dark Blasphemies, label devota al buon vecchio death metal.

Tracklist:
1. Regiment of Death
2. Insurgent Killer
3. Stalker, Texas Mangler
4. Brutal Delivery of Vengeance
5. Bathtub Slayings
6. Penetralia
7. Bludgeoned
8. Bloated Cadaver
9. Tortured
10. Crescendo of Violence
11. Pieces Remain

Line-up :
Ed Taylor – chitarra, voce.
Ernie Jaramillo – chitarra, voce.
Brandon Partain – chitarra, voce.
Dave Tillery – chitarra, voce.

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