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Anteprima Primavera Sound

Anteprima Primavera Sound: Tempo di Primavera Sound, tempo di scelte. E saranno scelte difficili, visto che il festival spagnolo più famoso al mond...

Anteprima Primavera Sound

Tempo di Primavera Sound, tempo di scelte. E saranno scelte difficili, visto che il festival spagnolo più famoso al mondo (che si terrà dal 29 al 31 maggio prossimi) continua ad ampliare e migliorare la propria lineup di anno in anno. Ci si dividerà tra le annunciate reunion dei Neutral Milk Hotel, Television e Slowdive, i nomi internazionali di grande richiamo (NIN, St. Vincent, Arcade Fire, Queens of the Stone Age) e le tante novità in fatto di rock, pop, ed elettronica.

Giovedi 29 maggio i Real Estate appaiono perfetti per un inizio soft di festival, seguiti dai più lisergici Pond e dai Cavemen, sul palco Vice alle 20:35. La prima vera sovrapposizione arriva Alle 21:45, dove i Neutral Milk Hotel si esibiscono in contemporanea con Annie Clark, in arte St. Vincent. Noi preferiremo la seconda, anche in virtù del fatto che la band di Jeff Magnum e soci passerà per l’Italia a breve. Imperdibili invece i Queens of the Stone Age sul palco principale, l’Heineken, alle 23:00. Si possono saltare gli onnipresenti Shellac per dirigersi verso gli Arcade Fire, poi fare un tuffo nel verso i post-hardcore dei Touche Amoré e finire in bellezza con Moderat (se non vi interessa il set più danzereccio dei Disclosure), Metronomy e Jamie XX nel suggestivo scenario Ray-Ban.

Venerdi 30 maggio si parte più pesanti: lo space-rock dei Loop è imperdibile, seguito dalle novità Speedy Ortiz e dagli emozionanti Twilight Sad alle 21:05 sul palco Vice. La reunion degli Slowdive appare uno dei punti più alti del Primavera, oltre che l’ultimo momento prima delle grandi sovrapposizioni del venerdì. Si inizia con lo scontro War on Drugs – Pixies. I primi, forti di un ottimo album su Secretly Canadian rappresentano la novità, i Pixies la storia dell’indie rock. Noi che abbiamo già consumato i live di Frank Black e soci, che iniziano a puzzare di stantio, preferiamo i giovani ragazzi della Pennsylvania. Il problema maggiore arriva intorno a mezzanotte, con le sovrapposizioni Deafheaven – Slint – The National – Darkside. Oltre a chiedersi sgomenti il perché di tutto ciò, optiamo su Deafheaven e sul finale dei The National. Le conclusioni più ovvie della nottata appaiono i Chk Chk Chk, Factory Floor e Laurent Garnier, anche se la conseguente perdita del set dei Jesu fa scendere più di una lacrimuccia.

Sabato tendenzialmente più agevole: Jonathan Wilson apre l’Heineken Stage alle 18:30, seguito (ovviamante) dai Television che ripropongono per intero la pietra miliare Marquee Moon, passando per gli Spoon al palco Vice e il grande, lunghissimo, attesissimo concerto dei Godspeed You! Black Emperor, per noi l’apice assoluto del Festival 2014. Ovviamente nell’anfiteatro dell’ATP, per non farsi mancare nulla. Ci si riprende dalle bordate dei canadesi con i freschissimi Cloud Nothings, ci si immerge nei Nin Inch Nails perdendo parte dello show dei Mogwai (passati per Barcellona già varie volte), e si conclude meravigliosamente con Foals, Black Lips e Cut Copy.

Buon Festival a tutti!

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