Carmine Mangone è un sovversivo. Non un agitatore culturale o qualche stronzata del tipo che piacciono tanto ai burgeois. Mangone è un sovversivo che crescendo ha compreso molto bene cosa sia davvero la rivoluzione e la sovversione, prima di tutto dei nostri corpi e dei nostri sensi.
Questo libro parla di sesso come mezzo di vita, come metafora della vita e anche come occasione di ragionare su noi stessi. Non avete mai letto niente di lontanamente simile a Mangone.
Non aspettatevi le classiche erezioni in questo libro, quando si parla di sesso non c’è nulla di pernicioso, qui c’è il sesso come specchio della nostra natura, e l’uso che facciamo dei nostri corpi.
L’incipit :
“Nudi, esatti. Di fronte alla carità di pensiero. Facciamo violenza alle parole. Soprattutto alle parole belle. Riteniamo d’altronde che la scrittura sia una sorta di livido. Vestiamo perciò ogni parola come se fosse una puttana e ne scopiamo il significato fino a farla venire nei nostri corpi.
I confini dei nomi sono pelle da graffiare, da tendere sopra ogni mancanza. Ombrello bucato, festoso. Messa a morte della poesia e rinascita come volontà e movimento nel seno dell’intesa.”
L’autore scrive pagine bellissime e sincere, parte dalla sua esperienza sessuale con una donna particolarmente stimolante, e arriva a parlare di insurrezioni, microinsurrezioni. Molte cose possono essere insurrezioni, ma come dice l’autore e condivido in pieno, la rivoluzione è il costruire spazi nei quali darsi senza chiedere nulla in cambio. Alla fine il senso è tutto questo, in una società dove ogni cosa ha un prezzo, la solidarietà non deve averlo, e poi da lì potremmo costruire un mondo migliore.
Il libro è davvero scritto bene e in maniera del tutto originale, e mi è piaciuto tantissimo.
E’ molto forte, ti fa guardare e ti fa capire che il sesso è un linguaggio, è un modellare i nostri corpi attraverso quello di qualcun’altro.
Carmine da 25 anni si occupa di sovversione, sovverte lui stesso, è punk, ma punk vero non per il soldo. Ha tradotto molti autori francesi e ha girato con autori importanti.
E per me è lui stesso un autore importante, quando cerchi certe cose non t’importa del nome.
Un libro sovversivo e di grande potenza, che dovrebbbero leggere tutti i compagni, nella dialettica di cercare qualcos’altro, di aprire spazi prima di tutto fra di noi, di lottare, perchè questo è un libro di lotta e amore. Tanto amore.
Illustrazioni di quel genio che è Marco Castagnetto, che quando non disegna la copertina degli Infection Code o del libro sugli Opeth, illustra splendidamente il libro di Carmine Mangone.
120 pp. 10 Euro
Gwynplaine Edizioni
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