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Recensione : Death Mechanism – Twenty First Century

Ritmi sempre sostenuti ma non parossistici, un’ottima tecnica individuale, un’apprezzabile quanto rara capacità di sintesi e soprattutto un songwriting di prim’ordine fanno di “Twenty-First Century” l’ennesimo album thrash metal che sarebbe delittuoso ignorare

Tremende bordate a base di thrash metal continuano a giungere incessanti da svariati angoli della penisola: oggi tocca ai veronesi Death Mechanism, band attiva da oltre un decennio e composta, per due terzi, da musicisti facenti parte dell’attuale line-up dei mitici Bulldozer.

Tanto per restare in tema di band che hanno segnato la storia della musica estrema italiana, è probabile che, a un primo approccio, i Death Mechanism possano ricordare in qualche modo i Necrodeath, non fosse altro che per l’abrasivo screaming di Pozza, piuttosto simile a quello di Flegias. Mi rendo conto che presentando così il lavoro del trio veneto si rischia di fornire a chi legge la recensione l’idea di un prodotto derivativo e dalla scarsa personalità, ma posso garantire che le cose non stanno affatto in questi termini.
Twenty-First Century sprigiona tutta l‘energia che è lecito attendersi da un disco di questo tipo, ma non si tratta di una furia cieca e priva di una direzione definita bensì di una precisa e chirurgica riproposizione del thrash nella sua essenza più incorruttibile.
I quaranta minuti di musica vengono spalmati su dieci brani che sono altrettante stilettate inferte ai padiglioni auricolari e la durata complessiva contenuta scongiura il remoto rischio di annoiare gli ascoltatori.
Tra i brani, dovendo sceglierne qualcuno che mi abbia colpito più di altri, citerei Tipping In Front e Hidden Legacy ma, francamente, la compattezza della tracklist finisce per rendere quest’esercizio una volta di più superfluo. Ritmi sempre sostenuti ma non parossistici, un’ottima tecnica individuale, un’apprezzabile quanto rara capacità di sintesi e soprattutto un songwriting di prim’ordine fanno di Twenty-First Century l’ennesimo album thrash metal che sarebbe delittuoso ignorare.
Ad impreziosire ulteriormente il tutto non va dimenticato il contributo di un nome di peso come quello di Tommy Vetterli (Coroner), il quale, oltre ad aver magistralmente prodotto il disco, appare anche come ospite.
Assieme agli Ultra-Violence, i Death Mechanism si propongono come una delle realtà più fulgide della scena thrash nostrana e, forse, non solo …

Tracklist :
1. Monitored Procreation
2. Earthly Immortality
3. Human Limits
4. Evolutive Deviation
5. Tipping in Front
6. Obsolete Cults
7. Hidden Legacy
8. Century of Lies
9. Exotropy
10. Collapse 2000 A.D.

Line-up :
Pozza – Guitars, Vocals
Manu – Drums
Pedro – Bass

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