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Recensione : Forbidden Shape – The Sleepwalking Psychopath

Resta da vedere se i Forbidden Shape siano un “divertissement” temporaneo oppure un progetto duraturo dal buon potenziale ma sicuramente passibile di miglioramenti.

C’è una categoria, piuttosto affollata, di musicisti che paiono avere il dono dell’ubiquità, tali e tante sono i progetti e le band che li vedono tra i protagonisti; questi stessi, poi, nei ritagli di tempo magari producono qualche disco altrui oppure gestiscono in proprio delle piccole etichette discografiche.

Il moscovita E.S. è uno di questo workaholic del metal visto che, oltre ad essere titolare di una band piuttosto quotata in ambito doom come i Who Dies In Siberian Slush ed aver cantato sullo splendido ultimo disco dei Lorelei, è protagonista assieme ad un’altra coppia di stakanovisti come Hater e Stellarghost (Abstract Spirit, tra gli altri), di due progetti dai tratti sperimentali come i Decay Of Reality e questi Forbidden Shape e, per finire, gestisce anche l’etichetta MFL Records.
Difficile non provare simpatia, stima e un pizzico di invidia per personaggi simili, chiedendoci peraltro in quale maniera riescano a far fronte all’ineluttabile scorrere del tempo facendosi beffe delle misere 24 ore giornaliere a loro disposizione.
Fatta questa premessa, che è soprattutto un omaggio divertito all’amico E.S., uno dei primi dubbi che può sorgere in chi legge è quello di ritenere dispersivo il dedicarsi a troppe attività contemporaneamente; non so se sia effettivamente così, immagino però che, mentre ad alcuni progetti viene data una certa priorità, altri servano soprattutto come valvola di sfogo utile nel contempo per sperimentare soluzioni stilistiche audaci, senza dover necessariamente renderne conto ad uno zoccolo duro di fan.
Indubbiamente i Forbidden Shape possono esser annoverati in quest’ultima fattispecie, grazie a una proposta che, partendo da un death metal piuttosto ruvido ai confini del brutal, finisce per spaziare un pò ovunque, tra aperture melodiche inattese, assoli di chitarra di matrice power-thrash, repentini inserimenti di arie piuttosto note rivisitate in chiave estrema ed un uso delle voci che non lascia scoperto alcuno stile possibile.
Prevedibilmente, in un disco del genere, spunti interessanti e talvolta geniali si accavallano senza soluzione di continuità a momenti meno convincenti, fornendo un risultato finale inevitabilmente frammentario.
Per dovere di cronaca va detto che l’autore delle musiche in questo disco è un certo Gungrind, mentre il nostro E.S. si “limita” a fornire alla causa il proprio corrosivo growl e una manciata di testi.
Per fotografare nel migliore dei modi l’operato dei Forbidden Shape consiglierei l’ascolto di Distant Gleams from Moonless Skies, traccia delirante che si potrebbe definire un death’n’roll suonato da un gruppo di persone fortemente disturbate …
Di per sé The Sleepwalking Psychopath non è certo un brutto disco, ma ha il grosso problema che dopo un paio di ascolti la sua permanenza del lettore si fa quantomeno improbabile; la sensazione è che in dischi di questo tipo il divertimento di chi li suona sia decisamente superiore a quello di chi dovrà ascoltarli.
Resta da capire, quindi, se i Forbidden Shape siano un “divertissement” temporaneo oppure un progetto duraturo dal buon potenziale ma sicuramente passibile di miglioramenti.

Tracklist:
1. The Disturbing Frustration
2. The Fool of Barbed Wire and Thorns
3. Walking on the Dark Side
4. The Sleepwalking Psychopath
5. The Hating Mirror
6. Distant Gleams from Moonless Skies
7. Crude Soil Therapy
8. Utoplennik

Line-up:
Andrew Ischenko – Drums
Gungrind – Guitars, Bass, Composing
I. Stellarghost – Keyboards
M.Hater – Guitars (lead)
E.S. – Vocals

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