Con questo primo EP autoprodotto, i Wild Whiskers, trio italiano, ci propongono una ventata di musica surf con tratti garage, dividendo in due parti ben distinte le tracce dell’album, in totale quattro, con la prima cantata e la seconda completamente strumentale.
The count, il brano che apre l’album, è un richiamo criptico, tipico della musica garage, aiutato molto dalla voce che proviene dalla profondità chiedendoci di scendere in cantina e di non avere paura del buio perché, come dice il testo, “the count is coming…..”.
In Right now invece, la musica che proveniva dal sottosuolo vede finalmente la luce, accesa dalle corde e dalla batteria, e ci si accorge che nell’ascolto non siamo gli unici ad avere sceso le scale, grazie anche ai cori all’interno della traccia.
Da qui, arriviamo alla parte strumentale dell’album, e con Patagonia surf le parole restano rinchiuse nel cassetto del cruscotto ma senza impedirci di fare chiarezza a livello musicale, proprio perché questo brano, nel suo svolgimento, spinge palmi e fronte rivolti al cielo, ma subito dopo è tempo di cambiarsi d’abito e percorrere il deserto a piedi con Coyote, una colonna sonora perfetta da epilogo di film western, con un titolo azzeccato in maniera sublime e con gli strumenti che fanno ombra quasi fossero cactus, in questa traccia calda e afosa allo stesso tempo.
Un primo lavoro ben suonato, un disco che fa venire comunque voglia di ballare e surfare, anche senza esserne capaci …
Tracklist:
1- The count
2- Right now
3- Patagonia surfer
4- Coyote
Line-up:
Antonio – guitar, lead vocals
Fabrizio – bass
Dario – drums, vocals