Un altro split a base di doom nero come la pece arriva a stendere il suo nero velo su un’estate che tarda ad arrivare o che, molto probabilmente, mai arriverà.
La Doomentia Records, in quest’occasione propone due nomi di spicco quali i finlandesi Hooded Menace e gli statunitensi Loss.
Il compito di aprire spetta quindi ai nordici i quali, dopo un avvio ingannevolmente ritmato, ci regalano in realtà il loro death-doom di grande spessore e profondità, con rallentamenti ai confini del funeral e sorretto da uno splendido lavoro della chitarra solista, oltre che dal growl infermale del leader Lasse Pyykkö: Monuments of Misery è una traccia che conferma la band finnica tra i massimi esponenti del genere in questo momento.
I Loss mettono sul piatto, invece, la loro matrice funeral, con un brano terrificante, in senso positivo ovviamente, come Depression’s Hammer, una via crucis relativamente breve nella sua durata, contraddistinta dall’utilizzo della voce gorgogliante di chi, oppresso dal peso della propria esistenza e dei relativi fallimenti, fatica quasi a comunicare in maniera percettibile il dolore e la disperazione che lo attanaglia; gli sporadici spiragli melodici non riescono ad infrangere la densa cappa di oscurità che avvolge il brano, evidenziando in maniera netta quanto la band di Nashville risulti molto più ostica all’ascolto rispetto agli Hooded Menace.
Questo lavoro , che peraltro beneficia anche di una splendida copertina, ulteriormente valorizzata dal formato 12”, per quanto breve è, nel suo piccolo, un’esemplare dimostrazione di musica opprimente e capace di trascinare l’ascoltatore in una desolante ed immutevole oscurità.
C’è più di un buon motivo, quindi, per procurarsi A View From The Rope.
Tracklist:
1. Hooded Menace – Monuments of Misery
2. Loss – Depression’s Hammer
Line-up:
Hooded Menace
Lasse Pyykkö Guitars – Vocals
Pekka Koskelo – Drums
Markus Makkonen – Bass
Teemu Hannonen – Guitars (rhythm)
Loss
John Anderson – Bass
Jay LeMaire – Drums
Timothei Lewis – Guitars
Mike Meacham – Vocals, Guitars