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Recensione : Gory Blister – The Fifth Fury

Ritorno alla grande di una delle leggende del death metal nazionale,i Gory Blister.

Gory Blister – The Fifth Fury

I Gory Blister sono ormai da considerarsi come un’istituzione del metal tricolore: fondati all’inizio degli anni ’90, periodo glorioso per il death metal, giungono stoicamente in questa seconda metà dell’anno di grazia 2014 con un nuovo lavoro dal titolo The Fifth Fury.

Per chi ancora (colpevolmente) non conoscesse la band, il primo album risale 1999 (“Art Bleeds”), seguito da “Skymorphosis” del 2006; dopo diversi cambi di line-up, altri due album, “Graveyard of Angels” (2009) e “Earth-Sick” (2012) danno ai Gory Blister l’occasione di esibirsi in concerto assieme a Sinister, Entombed ed Obituary, aumentando ancor di più il rispetto dei fan per una band che, comunque, ha sempre raccolto meno di quanto la qualità della musicale proposta avrebbe meritato.
Più di vent’anni di musica estrema non sono uno scherzo e di acqua sotto ponti ne è passata tanta, ma il membro fondatore Joe La Viola e l’altro storico componente Raff Sangiorgio (coadiuvati dalla nuova linfa costituita da Paolo “St. John” John, già presente sul precedente album, e dal new entry Emi Dattolo) non mollano di una virgola, ed il loro ultimo lavoro si rivela la solita tranvata tecnicissima.
In poco più di mezz’ora, infatti, i Gory Blister mettono in campo un death metal articolato e psicotico, che prende spunto dagli amati Death di Chuck Schuldiner per personalizzare il tutto grazie ad una prova sopra le righe, attestandosi su livelli altissimi per il genere proposto, con affreschi di metallo robusto suonato da musicisti dall’esperienza e dalla tecnica invidiabile.
Partendo dal vocalist Paolo “St. John” John (vario e fenomenale il suo growl), passando per una sezione ritmica che esalta per i tanti e puntuali cambi di tempo (Dattolo al basso e La Viola alla batteria) per arrivare al funambolico chitarrismo di Sangiorgio, ottimo nell’estrarre dalla sua sei corde solos lancinanti e ritmiche mozzafiato, per un impatto di sicuro effetto.
Un’altra band che esce quale riferimento dai solchi del disco sono gli Obituary dei fratelli Tardy, complici le ritmiche dall’andamento moderno che richiamano il capolavoro “The End Complete”, ma siamo solo alle inevitabili similitudini, qui si viaggia sul treno Gory Blister e brani come l’iniziale Psycho Crave, Devouring Me,la title-track e The Grey Machinery continuano il percorso iniziato dalla band ormai più di due decenni orsono, fatto di musica estrema ed attitudine.
Questo ottimo ritorno si conclude con un brano orchestrale dal titolo Heretic Infected Orchestra, sorta di quiete dopo la tempesta di suoni che, ancora una volta, viene riversata sulle nostre povere teste, dandoci appuntamento alla prossima pagina della storia degli irrinunciabili Gory Blister.

Track list:
1. Psycho Crave
2. Thresholds
3. Toxamine
4. Devouring Me
5. The Fifth Fury
6. Prometheus Scars
7. (Meet Me) In the Mass Grave
8. The Grey Machinery
9. Heretic Infected Orchestra

Line-up:
Joe La Viola – Drums
Raff Sangiorgio – Guitars
Paolo “St. John” John – Vocals
Emi Dattolo – Bass

GORY BLISTER – Facebook

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