Per qualcuno il nome Emrevoid potrebbe risultare un’assoluta novità, ma la band cesenate ha già all’attivo un album omonimo rilasciato nel 2011 e si è dedicata ad un’intensa attività live che l’ha portata a dividere il palco, tra gli altri, con gli storici Napalm Death ed i nostrani Crawling Chaos.
In effetti la storia dei nostri inizia nel 2004 quando, dalle ceneri dei blacksters Thy Cold, il chitarrista Alessandro Rossi ed il batterista Fabio Savini decidono di proseguire la loro partnership fondando gli Emrevoid, realtà più vicina a sonorità death metal, completando la line-up con l’entrata nel gruppo di Riccardo Zappi al basso e Gaetano Rizzo alle vocals.
Questo nuovo Ep consta di sei brani per una ventina di minuti circa di death originalissimo, rigorosamente cantato in lingua madre, con la componente black che non viene meno, e supportato anche da ottime digressioni, ora dark metal, ora vicine ad atmosfere apocalittiche che possono ricordare band come i Neurosis.
Bravissimo il vocalist, in possesso di un growl potente e belluino, e di sicuro impatto la sezione ritmica che, precisa e devastante nelle parti veloci, diventa un muro nelle parti rallentate, supportate dall’inferno di riff che puntualmente escono dalla sei corde di Alessandro Rossi.
I brani sono tutti di ottima levatura, con Il Tuo Disegno, Riverso e la conclusiva Hic Et Nunc che arrivano all’eccellenza, confermando la grande originalità ed il valore degli Emrevoid.
Un prodotto su lunga distanza interamente attestato su questo livello sarebbe la definitiva consacrazione per una band che riesce nella non facile impresa di risultare unica nella propria idea di metal estremo; consigliato l’ascolto non solo ai fan del death, ma in generale a tutti gli amanti dei suoni estremi.
Tracklist:
1. Patibolo
2. Il tuo disegno
3. Mostro
4. Obbedienzassenza
5. Riverso
6. Hic et nunc
Line-up:
Fabio Savini – Drums
Alessandro Rossi – Guitars
Riccardo Zappi – Bass
Gaetano Rizzo – Vocals