Non volevo farla questa recensione. O meglio, non volevo finirla, perché avrebbe significato lasciare da parte il disco e incominciare a sentire quello successivo.
Non servono molte parole, Katrin Hahner alias Miss Kenichi è una perla saggiamente custodita nelle mani della Sinnbus, una voce della quale rimani incantato, con mille sfaccettature: dolce, triste, intensa, romantica. Non farei fatica a terminare il credito, o per lo meno batteria dato che ho l’abbonamento, ascoltandola parlare al telefono.
Giunta al terzo album (andrò subito ad ascoltare i primi due), ormai è una cantastorie, qualcuno che dentro di se conosce molte cose e ce la racconta con saggezza e rassegnazione.
The Trail è appunto un percorso che non ha una dimensione spazio temporale, ma ne ha una emotiva, profonda, oscura e misteriosa per la parte iniziale, più solare e intensa in quella conclusiva.
Un mix di folk, country, soul, presi però solo a piccole dosi, ballate dalle introduzioni liturgiche e dai ritmi militari, l’organetto ad accompagnare la voce a tratti spettrale, rendono questo disco unico e magico.
Si parla spesso di montagne, foreste, natura, fiumi: forse in questo album celato c’è un incantesimo sonoro legato ai vecchi riti pagani, non si sa, ma sta di fatto che si fa davvero fatica a smettere di ascoltarlo.
Tracklist :
1. Tale Of Two Rivers
2. The Trail
3. Whatever
4. Who Are You
5. Bobby Bacala
6. The Ghost
7. Interlude
8. The Night
9. Broken Bell
10. Dream
11. Big log
Line-up :
Katrin Hahner alias Miss Kenichi