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Recensione : Deaf Eyes – Deaf Eyes

Chi ama i Tool, gli Isis, i primi Breach, o i Pelican più vitaminici qui troverà qualcosa di livello superiore.

Ci sono spiriti ed intelligenze musicali che non si possono impegnare in un solo progetto, ma devono essere liberi di esprimersi in modi diversi.

Un lampante esempio sono i Deaf Eyes, progetto parallelo degli Incoming Cerebral Overdrive, uno dei migliori gruppi italiani in campo estremo.
Nel 2013 gli Incoming Cerebral Overdrive fondano i Deaf Eyes per poter approfondire maggiormente un tipo di musica più virato al prog metal con risvolti psych e questo album omonimo è la loro prima uscita che rende ben chiaro dove vogliono andare.
In questo cd ci sono otto tracce di musica cerebrale e additiva, di percorsi complessi in senso positivo dove tutto muta e distrugge il suo simile, per ricrearlo diverso.
Chi ama i Tool, gli Isis, i primi Breach, o i Pelican più vitaminici qui troverà qualcosa di livello superiore.
I Deaf Eyes li vedo come un Giano bifronte degli Incoming Cerebral Overdrive, la direzione è opposta, ma perché con due teste si guarda meglio dove si va.
Le concatenazioni di note, i rapporti matematici che regolano questo disco sono meravigliose sfide per i nostri neuroni; non è musica per tutti, ma solo per chi sa cosa vuole e qui è il posto giusto.
Gli Incoming Cerebral Overdirve hanno dato vita ad una splendida creatura e, da ammiratore devoto, suggerisco di far aprire i loro concerti ai Deaf Eyes, sarebbe bellissimo.

Tracklist:
1. Black Canvas
2. Mirrors
3. Orbits
4. The Eyes Of Regret
5. Draining Sun
6. Red Desert Lullaby
7. The Withered
8. Commiserate

Line-up:
Pappa
Ale
Ripi
Ste

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