Questo bellissimo libro di Carlo Rovelli si occupa principalmente di quello che siamo arrivati a capire con la formulazione della teoria della gravità quantistica, che unisce le due grandi scoperte della fisica del secolo scorso (relatività generale e teoria dei quanti). 270 pagine per conoscere dove sia arrivata la ricerca, quello che siamo riusciti a spiegare e quello che si potrebbe ancora svelare del mondo che ci circonda.
Dopo una breve introduzione storica del pensiero di Anassimene, Anassimandro, Leucippo e Democrito, si passa ad un giovane Einstein che, con il moto browniano, riesce a confermare e a dimostrare l’ipotesi atomica ipotizzata diversi secoli prima: la materia è quindi granulare ed esiste un limite alla sua divisibilità. Seguono Copernico, Keplero, Galileo Galilei e Newton per arrivare a determinare che il mondo è costituito da particelle che si muovono nello spazio perché soggette a forze, con un certo tempo. L’elettromagnetismo di Maxwell e Faraday ci permette di aggiungere un tassello ulteriore, quello di campo e di linee di forza.
La rivoluzione continua sempre con Einstein e la “relatività ristretta”, che definisce lo strano concetto di presente esteso , per cui il “proprio ora”, “in questo momento” diventa un concetto non esatto se valutato per grandissime distanze, ovvero non esiste la “simultaneità assoluta”. Ne derivano due grandi cambiamenti: spazio e tempo sono strettamente legati in un unico concetto spazio-tempo, massa ed energia si possono trasformare l’uno nell’altra. Il passaggio successivo è la definizione della “relatività generale”, nata dalla necessità di spiegare i limiti della teoria gravitazionale di Newton: lo spazio diventa un campo gravitazionale che può essere piegato dalla materia, e si piega maggiormente laddove ce ne sia di più. È anche il tempo si incurva, si allunga e si accorcia in presenza di masse.
Queste nuove equazioni permettevano di spiegare come l’universo potesse essere finito senza avere un bordo, di come si stesse espandendo e che ci fosse stato un big bang da cui tutto era partito.
Plank, Bohr, Heisemberg e Dirac sono invece i protagonisti della teoria dei quanti o meccanica quantistica, in grado di descrivere quelle casualità microscopiche troppo piccole per essere determinanti nella vita quotidiana ed arrivare a determinare che il mondo è fatto di campi quantistici, attraverso i tre aspetti fondamentali di granularità, indeterminismo e relazionismo.
Come detto, le due teorie condensano nella gravità quantistica, dove lo spazio non è continuo, non è divisibile all’infinito ed è formato da “atomi di spazio”, lo spazio più piccolo possibile, un “quanto di volume”.
Dal più semplice paradosso di Zenone al perché i buchi neri evaporino, dalla scomparsa del tempo così come lo conosciamo alla fine dell’infinito, dal big bang alla possibilità di viaggiare nel futuro, tutto è legato a questa affascinante nuova teoria.
L’ultima parte lascia le applicazioni concrete e affronta argomenti più astratti e forse difficili come l’informazione e il tempo termico.
Nonostante l’estrema difficoltà degli argomenti trattati, La realtà non è come ci appare è uno strumento di divulgazione che si rivolge a tutti coloro che hanno avuto un percorso di studi scientifico: se avete il piacere e la curiosità di scoprire di cosa potrebbe essere fatta la materia che ci circonda e della quale siamo composti, di provare a capire il mondo infinitesimale e quasi infinito, non potete non leggerlo.
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