Anthony D’Amato, l’americano di origine italiane che ha già pubblicato “Down Wires” (2010) e “Paper Back Bones” (2012), ritorna a calcare la scena con l’ottimo The Shipwreck From The Shore, album in uscita per New West Records. Il disco, incentrato su un folk fresco e vivace (ma che nasconde tra le sue parole una velata malinconia), si compone di dieci fulminanti brani.
L’iniziale Was A Time, tra voce, armonica e batteria scalciante, travolge con la sua leggera vivacità fin dal primo momento, introducendo l’altrettanto accattivante Back Back Back (ritornelli energici ed esplosivi) e la più calma e composta Good And Ready (tastiera, chitarra e voce in primo piano).
Il delicato accogliere di Ludlow, accarezzando con il suo morbido scorrere, galleggia leggera sulle note di chitarra e clarinetto, mentre il festante ballare di Hard To Say, tra cori e ritmi veloci, apre alle lievi riflessioni della malinconica If I Don’t Work Out e al calore rassicurante della pacata Middle Ground.
Il ritmo di No Not Tonight, infine, energico ma mai esagerato, accompagna fino alle note della lieve Cold Comfort e al soffice chiudere della calda e avvolgente Calico, Alone.
Il terzo capitolo del nostro Anthony D’Amato è un qualcosa che vale sicuramente la pena ascoltare. I dieci pezzi proposti, infatti, tra melodie azzeccate, vivacità sempre ben calibrata e arrangiamenti degni di nota, scorre piacevole e frizzante senza mai concedersi sbavature. Un lavoro indie pop/folk che partendo dalla tradizione, arriva fino ai giorni nostri, ricordando i più noti Mumford And Sons e Of Monster And Man.
Tracklist:
01. Was A Time
02. Back Back Back
03. Good And Ready
04. Ludlow
05. Hard To Say
06. If It Don’t Work Out
07. Middle Ground
08. No Not Tonight
09. Cold Comfort
10. Calico, Alone