iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999
Cerca
Close this search box.

Recensione : Soulskinner – Crypts Of Ancient Wisdom

“Crypts of Ancient Wisdom” apre un passaggio per accedere al regno dei morti accompagnati dai Soulskinner.

Una bellissima copertina di taglio tradizionale, un’intro acustica che prepara al massacro, con una chitarra struggente da cui escono note melanconiche e malate, e poi giù nel più putrido antro dell’inferno, con un growl spaventoso che ci dà il benvenuto in questa ecatombe di anime.

Questo è Crypts Of Ancient Wisdom, ottimo lavoro dei greci Soulskinner, tra death old school e brutal, che farà tornare il sorriso a più di un fan del genere.
Nati dalle ceneri dei Terra Tenebrae, i Soulskinner possono contare sulla collaborazione di vecchi marpioni della scena greca, infatti tra le fila della band troviamo Bill Zobolas (ex Rotting Christ e Thou Art Lord tra le altre) Kostas Savvidis (ex Nightfall) alle pelli, Gothmog con il suo growl cavernoso e malatissimo, prestato anche a Thou Art Lord e Mortify, per finire con Spyros T. alla chitarra (con un passato in Obsecration e Wolfcry).
Insieme dall’ormai lontano duemila, la band è al terzo full-length, un massacrante lavoro nel quale l’esperienza e la bravura dei musicisti coinvolti vengono messe al sevizio di un album affascinante, senza compromessi, un death che passa da atmosfere brutal ad enormi rallentamenti al limite del doom, una valanga di riff macabri, malati, una discesa negli inferi senza nessuna speranza di tornare, il tutto ottimamente elaborato da una band che, senza strafare, impartisce una lezione di genere.
Le origini mediterranee si sentono in qualche assolo e, parlando di metal estremo, la band sprizza maturità in ogni passaggio, ogni nota che fuoriesce dalle casse è esattamente dove dovrebbe stare, facendo in modo che l’atmosfera orrorifica del disco non scenda mai dal livello altissimo che il gruppo tiene per tutto l’album.
Brani grandiosi come The Price Of War, le due parti di Deadland, lo spettacolare e monolitico riff di Death At Last, aprono un passaggio per il regno dei morti, e il perdersi in questo mondo parallelo equivale ad impazzire: i Soulskinner si impossessano delle ormai poche riserve di ragione rimaste e le martirizzano con la conclusiva e superba Why Shrink From Death, un capolavoro con l’inizio preso in prestito dai nostrani Goblin per tornare poi su territori metallici, sempre tormentati da un giro di piano da brividi.
I Soulskinner con quest’album si sono superati, regalando un’opera oltremodo riuscita e consigliata agli appassionati del genere, i quali avranno di che gioire.

Tracklist:
1. Intro
2. The Captive Trojan Maiden
3. Life a Bane
4. The Price of War
5. Our Greatest Curse
6. The Furies’ Hymn
7. Deadland pt.1
8. Deadland pt.2
9. Thou Shalt Die
10. Death at Last
11. Why Shrink from Death
12. Outro

Line-up:
Bill Zobolas – Guitars
Gothmog – Vocals
Kostas Savvidis – Drums
Spiros T. – Guitars

SOULSKINNER – Facebook

Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Kensington – Control

La band capitanata da Casper Starreveld ha creato un album che ha il destino già scritto prima di arrivare all’orecchio dei fans, una raccolta di canzoni pregna di atmosfere melanconicamente melodiche, con più di un riferimento al rock alternativo degli ultimi vent’anni, molto britannico concettualmente, ma assolutamente già sentito sui canali e radio specializzate in musica e cultura indie.

The Pier – The Pier

Per gli amanti del genere un album da ascoltare a più riprese, ed una band da seguire visto l’enorme potenziale artistico.

Somnium Nox – Apocrypha

Con coraggio e personalità i due musicisti australiani incorporano in un’unica opera quella che è stata l’evoluzione del genere dagli ormai lontani primi anni novanta